Classe 1983, ex centrale difensivo con sopraffina visone di gioco e piedi di velluto.
serie a
Bovo-Mediagol: “Roma e Mourinho, dico la mia. Club giallorosso ambizioso, Pirlo ha portato idee nuove alla Juventus”
L'intervista esclusiva concessa dall'ex difensore di Roma, Palermo e Torino alla redazione di Mediagol.it
Professionista esemplare e leader silenzioso che ha sempre preferito far parlare il campo, Cesare Bovo è stato autore di una carriera intensa e calcisticamente lusinghiera. Una parabola professionale di livello, nel corso della quale l'ex giocatore romno ha vestito maglie importanti e prestigiose.
La formazione ed i primi passi nella Roma, club con cui collezionerà ventidue presenze nella stagione 2005-2006, l'esperienza ricca di soddisfazioni con la maglia del Palermo dal 2008 al 2011 (Dopo una sfortunata parentesi nel 2006), le casacche gloriose di Genoa e Torino, le avventura importanti con Lecce e Parma. La gioia del trionfo all'Europeo del 2004 in Germania con l'Italia Under 21, il bronzo olimpico di Atene con la selezione azzurrra nello stesso anno.
Oggi collaboratore tecnico, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, l'ex Palermo ha condiviso nel ruolo di vice di Fabio Liverani le esperienze in panchina a Lecce e Parma. Bovo analizza l'arrivo di José Mourinho sulla panchina giallorossa e la stagione complicata vissuta dall'ormai ex allenatore della Juventus, Andrea Pirlo, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
"Mourinho alla Roma? C'è tanta sinergia tra il personaggio e la piazza, a Roma il tifo è molto caloroso e passionale. Si vive di queste piccole emozioni che poi diventano travolgenti, direi come Palermo anche se a Roma magari è un pò più esponenziale. La Roma credo sia stata una delle migliori squadre a livello di gioco almeno durante il girone d'andata, ha offerto un bel calcio grazie anche al lavoro di Paulo Fonseca. Mi è piaciuta parecchio ma ha perso troppi punti negli scontri diretti contro le big, ha messo in mostra e valorizzato anche tanti giovani forti. Non parliamo di una piazza facile dove ci si infiamma subito e ci se demoralizza al primo intoppo. L'annuncio dell'arrivoi dello Special One è stato un fulmine a ciel sereno, la proprietà sta dimostrando di aver fatto un sacrificio e di avere delle ambizioni altrimenti non prendi un allenatore del suo calibro. Il tecnico portoghese punta sempre su un certo tipo di giocatori di grande levatura che la società dovrà essere pronta ad acquistare, i giallorossi stanno dimostrando di aver voglia di crescere e di poter dire la loro anche in campionato. Credo gli manchi poco. Pirlo e Juventus? L'esperienza di Andrea in bianconero è stata più deludente sul piano dei riusltati rispetto alle aspettative, non è facile smettere di giocare e allenare subito ad alti livelli perchè parliamo di due mondi diversi. La Juventus ha una rosa fenomenale ed era reduce da nove scudetti di fila, ci poteva anche stare un anno meno importante. Le altre hanno fatto davvero bene e Pirlo ha avuto delle difficoltà che avrebbe potuto avere qualsiasi allenatore, Andrea ha comunque portato delle idee nuove. La stagione bianconera non è stata come si preannunciava alla vigilia, ma sarebbe troppo facile dare la colpa esclusivamente al tecnico;incidono un insieme di fattori che da fuori non si possono spiegare. Pirlo diventerà un grande allenatore, era un giocatore fenomenale con una visione di gioco ed una ntelligenza calcistica non comune. Lo si è visto anche in panchina per le idee di gioco che ha proposto e che magari in questa annata non si sono evolute al meglio".
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