Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

psg

PSG, Leonardo scopre le carte: “Messi? Ecco come stanno le cose. Non pregherò Neymar e Mbappé”

PSG, Leonardo scopre le carte: “Messi? Ecco come stanno le cose. Non pregherò Neymar e Mbappé”

Le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del PSG

Mediagol3

Il Paris Saint-Germain esce allo scoperto.

E' in cima alla lista dei desideri del club parigino. Stiamo parlando di Lionel Messi. Il sei volte Pallone d'Oro, il cui contratto che lo lega al Barcellona scadrà il prossimo 30 giugno 2021, potrebbe lasciare la Liga proprio al termine della stagione corrente, con il PSG pronto a trattare il suo eventuale approdo in Ligue 1. Ad ammetterlo è stato lo stesso Leonardo in una intervista a France Football.

"I grandi giocatori come Messi saranno sempre nella lista del PSG, anche se questo ovviamente non è il momento di parlarne o di sognare. Siamo seduti al grande tavolo di chi segue da vicino la vicenda. Anzi no, non siamo ancora seduti ma abbiamo un posto riservato. Però sappiamo che nel calcio quattro mesi sono un'eternità, soprattutto in un periodo così. Vedremo cosa accadrà", ha dichiarato l'uomo mercato del PSG.

DA NEYMAR A MBAPPE' -"Spero siano convinti che questo sia il club giusto, in questo momento, per un calciatore ambizioso e di altissimo livello. Non ci resta che trovare un accordo tra i loro desideri, le loro esigenze, le nostre aspettative e i nostri mezzi. Ma non dobbiamo implorarli chiedendo loro di restare. Rimarrà qui chi veramente vuole farlo. Parlo regolarmente con loro e ho buone sensazioni".

POCHETTINO -"Penso che sia importante affermare uno stile anche in campo, perché Parigi deve avere la sua identità. E questo non si costruisce in poche settimane, ma in diversi anni. Penso che Pochettino possa permetterci di perfezionarlo in modo costante e in connessione con il DNA del club. Sapevamo, e anche Tuchel lo sapeva, che sarebbe stato difficile rinnovare il suo contratto a fine stagione. Abbiamo solo deciso di anticipare un po' la fine del rapporto. Non credo sia stata una sorpresa per lui, perché non era la prima volta che discutevamo insieme della situazione. Forse non mi capiva più. Di certo non abbiamo cambiato allenatore per metterci in mostra", ha concluso.