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Sforzini:”Lucca? Captato fosse top, come con Immobile. Ci sentiamo ad ogni suo gol”
Leader tecnico e carismatico, pilastro e miglior realizzatore, spesso e volentieri, del reparto avanzato di ogni club in cui ha militato.
Ferdinando Sforzini, classe 1984, ha superato abbondantemente la soglia dei cento gol in carriera tra giovanili, professionisti ed esperienze in Serie D.
Terminale offensivo dalla stazza rimarchevole, in grado di alzare il baricentro della squadra, giocare di sponda e aprire varchi per gli inserimenti dei compagni nel cuore delle retroguardie avversarie. Abile nel gioco aereo, dotato di risolutezza nei sedici metri ed innato fiuto del gol, Sforzini ha conosciuto il palcoscenico della Serie A con Bari e Pescara, esordito in Champions League con il Cluj, raggiunto il suo picco realizzativo in un esaltante triennio a Grosseto. Esperienza e personalità come valori aggiunti preziosi apportati nel corso della sua avventura a Palermo nel 2019-2020, annata in cui ha visto sbocciare il talento di Lorenzo Lucca all'ombra del "Barbera". Il bomber nativo di Tivoli ha rilasciato un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it.
"Con Lorenzo Lucca ho un rapporto particolare anche dal punto di vista umano, ricordo che quando arrivò a Palermo mi resi conto fin da subito che aveva qualcosa in più rispetto alla media, potenzialità di grande livello, come quando vidi Immobile a 20 anni per la prima volta, ho percepito una sensazione molto simile. Sono quei giocatori di cui ti accorgi subito, rimasi davvero sbalordito da come il Torino si privò a cuor leggero di un calciatore del genere. Devo dire che Lorenzo mi ascoltava sempre e aveva molto rispetto del sottoscritto, sentiva che non ero il classico "vecchio" invidioso a fine carriera. Sapeva che i consigli che gli davo erano veri e sono certo che questa cosa l'abbia percepita, mi fa piacere che ancora oggi ci sentiamo con grande continuità. L'anno scorso ha disputato una stagione pazzesca con la maglia del Palermo, quest'anno è partito alla grandissima in Serie B e sono davvero felice per lui. Fossi stato un dirigente di una squadra di A, lo avrei preso già a giugno senza lasciare patrimonializzare il suo cartellino al Pisa. Questo, però, può essere il percorso più giusto per la sua crescita. Convocazione in Under 21 preludio a chiamata di Roberto Mancini per la Nazionale maggiore? Ci sentiamo in pratica ogni volta che fa gol e quindi ogni settimana (ride ndr). Dopo la convocazione nell'Italia U21 ho letto anche io questa cosa in merito a una possibile convocazione di Mancini, credo che in Italia oltre a Scamacca non c'è un giocatore con queste peculiarità. Glielo auguro, parliamo di un ragazzo che se lo merita e ben vengano questi talenti italiani visto che si tende a valorizzare sempre il profilo straniero".
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