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De Rose: “Vissuto momenti no, ma noi professionisti. Playoff? Fossi un’avversaria…”

Palermo

Le parole del capitano del Palermo, Francesco De Rose, in vista della fase nazionale dei playoff che vedrà entrare in scena i rosanero

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Palermo che lavora intensamente in attesa di entrare in scena nel primo turno nazionale dei playoff di Serie C in programma l'otto ed il dodici maggio prossimi. La compagine di Baldini è pronta a giocarsi le sue chance di promozione in Serie B e di conoscere il primo avversario che incontrerà nella strada che si spera possa condurla alla finale. Francesco De Rose, centrocampista e capitano della formazione rosanero, ha rilasciato un'interessante intervista nel corso del format televisivo "Zona Vostra" in onda su Trm 13.

"Questa squadra è una squadra fatta di gente seria e professionisti. Ci aspettano partite importanti. Ancora non ho segnato? Sarei un pazzo a dire che non vorrei mai fare gol ma quando gioco sono più contento che la mia squadra vinca. Me lo dicono in tanti "ma un gol quando lo fai?". Beh, sono sfortunato ma se vinciamo sempre mi ritengo davvero fortunato.

Mental coach? In una società e in una squadra ognuno ha la sua percentuale di aiuto. Se qualcuno ha un qualche tipo di problema lui c'è. Ci sono tanti particolari che si vanno a cogliere. È una persona che aiuta per ogni esigenza. Ci aiuta il 5% lui, il 5% i fisioterapisti, le altre percentuali lo staff e così via. Ci sono 24 teste tutte diverse, per cui è un bene che faccia questo lavoro. Quale squadra non vorrei mai incontrare in finale? Ancora dobbiamo fare il primo turno delle fasi nazionali. Io se fossi un'altra squadra non vorrei affrontare il Palermo.

In conferenza stampa quando ci sono io vuol dire che la partita non è andata bene. Nel passato ci siamo già stati, non ci voglio più tornare. Abbiamo vissuto momenti tristi. Da capitano devo avere la forza di andare alle interviste dopo prestazioni al di sotto delle aspettative. Oltre ad essere calciatori ognuno di noi ha una famiglia. Nonostante i problemi, bisogna allenarsi al meglio e non ci sono alibi. Penso a chi fa il muratore e deve alzarsi alle cinque. Noi siamo parafulmini, quando perdiamo dobbiamo tornare a casa e alla figlia devi giustamente sorridere. È giusto che un genitore abbia queste qualità". 

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