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L'intervista

Brunori: “Io come Toni? Dico la mia. Crediamo alla B. Qui sto bene, il mio futuro…”

Palermo

Le dichiarazioni dell'attaccante del Palermo, Matteo Brunori, protagonista assoluto con ben 15 reti all'attivo

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Bomber di razza, attaccante rapido e letale sotto porta. Matteo Brunori è arrivato in sordina a Palermo tra lo scetticismo generale visto l'enorme vuoto da colmare lasciato dalla partenza di Lorenzo Lucca direzione Pisa. A suon di prestazioni magistrali e di reti pesantissime, l'ex centravanti della Juventus Under 23 è riuscito a guadagnarsi la fiducia di tifosi e addetti ai lavori. Brunori ha disputato 28 sfide in campionato con la maglia siciliana, mettendo a segno ben 15 gol. Un record, per lui che nella sua miglior stagione tra i professionisti fin qui (vissuta ad Arezzo) ne aveva realizzati solamente 13. L'attaccante classe 1994 ha rilasciato un'interessante intervista sulle colonne de "La Gazzetta dello Sport". Di seguito, le dichiarazioni di Matteo Brunori.

NELLA STORIA DEL PALERMO- "Ne sono orgoglioso, quando si viene a Palermo si respira la storia del club. Sono felice di esserci entrato e spero di non fermarmi, di raggiungere qualcosa di più importante per la squadra. A un gol dal primato di Miccoli con 16 reti e a 5 da quello di Toni con 20? Non ho mai messo numeri in testa perché vorrebbe dire porre dei limiti. Spero di arrivarci. Con Baldini per noi attaccanti è più semplice trovare la via del gol. Come a Francavilla dove me ne sono mangiato due, e me ne rammarico, perché avremmo potuto vincere".

LA CLASSIFICA- "In questo periodo stiamo raccogliendo molto meno di quello che produciamo. A Francavilla abbiamo fatto una prestazione super e anche il pareggio ci sarebbe stato stretto, figuriamoci la sconfitta. Se fai degli errori li paghi, loro con due tiri hanno vinto, però dobbiamo continuare così. Bisogna arrivare al meglio ai playoff, perché se saremo questi sarà dura affrontarci, così come venire a Palermo. Dobbiamo arrivare alla miglior posizione per gli spareggi. Terzo o quarto posto? Sarebbe il traguardo auspicabile e non è impossibile riuscirci, il campionato è duro per tutti, noi ci crediamo fino alla fine. È un campionato talmente difficile che nulla è scontato, basta vedere le insidie che nascondono le squadre che si devono salvare come ci è accaduto con il Messina, oppure allo stesso Bari, per capire quanto il girone di ritorno è ancora più duro".

I PROBLEMI IN TRASFERTA- "Non è che entriamo in campo con il pensiero che giochiamo in trasferta. Certo, di partite ne abbiamo toppate, però se guardo all'ultima con il Francavilla non posso dire che abbiamo sbagliato atteggiamento".

DA FILIPPI A BALDINI- "Sono due modi diversi di vedere il calcio, con Baldini ci siamo dovuti adattare al suo modo di pensare e siamo partiti un po' a rilento. Ci siamo focalizzati sul nuovo tecnico e questo ci porterà dei benefici ai playoff".

OBIETTIVO SERIE B- "Noi ci crediamo fortemente, siamo orgogliosi e sappiamo che sbagliare alcune partite ci ha fatto perdere punti, lotteremo fino alla fine per la promozione".

FUTURO- "Qui sto bene, il mio futuro non lo decido solo io, quando ci sarà da parlare con la Juve e il mio procuratore dirò la mia. Il segnale più forte l'ho lanciato a me stesso, sono consapevole delle mie qualità, ma spesso non riesco a metterle in evidenza. Era il campionato che sognavo, volevo una piazza che mi desse adrenalina".

TIFOSI- "I tifosi vanno capiti, è giusto quando i risultati non arrivano che contestino. Quello che chiediamo è di starci vicino nei momenti importanti. È un messaggio che rivolgo a tutti i tifosi perché si stringano attorno al Palermo nella fase più importante della stagione. Abbiamo bisogno di loro".

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