Ad un passo dalla finale.
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Palermo-Venezia 1-0: i rosa azzannano il Venezia nella bolgia del “Barbera”. Commento primo tempo
Primo tempo convincente della compagine di Stellone trascinata da una cornice di pubblico straordinaria: un'autorete di Domizzi spiana la strada, Pomini si oppone a Pinato. Il Palermo domina e sfiora a più riprese il raddoppio
Dopo il pari conquistato al "Penzo", il Palermo di Stellone deve completare l'opera ed avere ragione di un Venezia estremamente coriaceo.
In un "Barbera" traboccante di pubblico ed entusiasmo, il tecnico romano opta per un 4-3-1-2 che può all'occorrenza trasformarsi in un albero di Natale.
Pomini tra i pali, linea difensiva composta da Bellusci e Rajkovic centrali, Rispoli ed Aleesami esterni bassi. Jajalo-Murawski-Gnahoré cerniera di centrocampo, Coronado a sostegno del tandem offensivo formato da Trajkovski e La Gumina.
Inzaghi conferma il consueto 3-5-2 apportando appena qualche modifica rispetto allo schieramento proposto nella gara d'andata: Garofalo in luogo di Del Grosso e Geijo preferito a Litteri. Forfait in extremis di Falzerano, lo rileva Fabiano.
In virtù del risultato del "Penzo" e del miglior piazzamento in classifica, al Palermo basta il pari per accedere alla finale.
Sull'onda di uno stadio trascinante, per la compagine rosanero si mette subito bene: Rispoli mastica il sinistro e pesca fortuitamente Trajkovski, sulla puntata del macedone Audero si oppone con il corpo ma capitola in modo rocambolesco su sfortunata deviazione di Domizzi. Vantaggio rosa dopo neanche sei minuti.
Il Venezia reagisce da par suo: parabola telecomandata di Stulac e girata volante di Pinato con grande risposta di Pomini.
Coronado è voglioso e ispiratissimo: cross con il contagiri dal versante mancino e splendida incornata di La Gumina in sospensione che sfiora il palo. Poco dopo un bel destro radente di Murawski chiama Audero alla deviazione in angolo.
La partita è estremamente godibili, le due squadre si affrontano a viso aperto senza particolari speculazioni né esasperati tatticismi.
Il Palermo appare più tonico ed intenso rispetto alle ultime uscite: squadra corta, aggressiva in pressione sulla sfera, pronta a distendersi in verticale per innescare l'estro di Coronado tra le linee, la qualità di Trajkovski ed il dinamismo di La Gumina, sempre vorace nell'attacco alla profondità.
Un cross tagliato di Bruscagin, che si sovrappone col tempo giusto sulla corsia di destra, mette i brividi a Pomini ma si perde sul fondo senza conseguenze.
Modolo si becca un giallo dopo aver steso La Gumina che aveva eluso la sua marcatura con uno splendido controllo a seguire.
Il Palermo ora domina e vuole chiuderla: Coronado pennella sul secondo palo per Rispoli che chiude con il destro ma trova soltanto l'esterno della rete.
L'imbucata di Jajalo squarta la linea difensiva lagunare e premia il movimento di La Gumina: il sinistro in diagonale del bomber autoctono è potente ma non preciso.
La prima frazione si chiude con il Palermo meritatamente avanti sulla compagine di Inzaghi.
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