Un Palermo perfetto si conferma macchina da gol al "Barbera" e cala il poker ad un Picerno coriaceo e rimasto faticosamente in partita fino al raddoppio firmato in avvio di ripresa da un immenso Brunori. Lucida, intensa, incisiva e concentrata, la compagine rosanero ha ritrovato coesione, armonia e brillantezza, tornando ad essere corta, concreta e fluida come nelle migliori performances sciorinate nell'era Baldini. Brunori ha aperto le marcature con un guizzo da attaccante di razza, scalfendo la densità e la fisicità mostrate nella prima mezz'ora dalla formazione di Colucci. Nonostante le parate di Albertazzi e la buona copertura del campo da parte della squadra lucana nella prima frazione, il Palermo non si è mai disunito e smontato, mostrando pazienza e raziocinio nel tessere le sue trame, avvolgenti e ficcanti, fino a trovare il varco giusto nella retroguardia ospite e riuscendo a sbrogliare una matassa che poteva farsi complicata con il trascorrere dei minuti. La ripresa si è aperta con l'ennesima prodezza del bomber italobrasiliano, sempre più decisivo e protagonista nella scalata verso un posto al sole nei playoff della banda Baldini in questo rush finale della regular season.
Palermo-Picerno
Palermo-Picerno 4-0: Brunori show e rosa deluxe, tris Floriano e magia Soleri
Un Palermo lucido, concreto e centrato vince e convince contro il Picerno regalando gol e spettacolo. Tre punti pesantissimi in chiave playoff
Tutto ha funzionato alla perfezione nell'undici guidato oggi dal vice Nardini, difesa alta ma attenta e solida in sede di lettura ed esecuzione, centrocampo che ha goduto di filtro, vis agonistica e sagacia tattica di capitan De Rose, beneficiando di fosforo e qualità di un Damiani finalmente convincente ed in campo per novanta minuti. Gagliarde e di sostanza le prove di Accardi e Giron sulle corsie laterali, sia in termini di copertura sia in fase di spinta, gamba e qualità di Valente e Floriano, larghi e vivaci sulla trequarti offensiva, ottimo e consistente il contributo di Luperini in sede di cucitura, inserimenti centrali e pressing alto. Brunori è il pregiato ed implacabile finalizzatore di una manovra che ha trovato ritmo, ampiezza e verticalità proprio come da paradigmi basilari del calcio di Baldini. Il tris di Floriano, con Brunori terminale offensivo totale in versione assist-man, ha di fatto chiuso la pratica.
Il perfetto subentrante, Edoardo Soleri, ha tirato fuori un asso per completare il poker sul tappeto verde del Barbera: un lob perfettamente dosato da quaranta metri a beffare Albertazzi fuori dai pali, per siglare il decimo sigillo personale e dimostrare che non ha solo ardore agonistico e fisicità nel suo ancora inesplorato bagaglio tecnico. Ottimi segnali anche da parte di Andrea Silipo nella manciata di minuti giocati in luogo di Floriano nel finale, il gioiello scuola Roma è entrato con grande spirito e cattiveria agonistica, applicandosi strenuamente in fase di non possesso e recuperando in pressing e ripiegamento alcuni palloni con notevole gagliardia. Atteggiamento positivo e costruttivo del classe 2001 che potrebbe consentire al giovane jolly offensivo di ritagliarsi un maggiore spazio in questo convulso ed avvincente finale di stagione. Prestazione collettiva e vittoria che aiutano a smaltire le scorie psicologiche retaggio di un periodo di appannamento, coinciso con i tre pareggi consecutivi contro Andria, Potenza e Paganese, consentendo di guadagnare punti pesantissimi alla formazione rosanero sul Catanzaro, sconfitto in casa dal Monterosi, rilanciandone le ambizioni anche in ottica secondo posto.
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