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Palermo-Picerno 1-0: rosa lucidi ed ordinati, la zampata di Brunori sblocca il match

Mediagol ⚽️

Un Palermo lucido ed ordinato fa la partita e scalfisce la densità di un coriaceo Picerno grazie alla consueta zampata del bomber Brunori

Secondo turno casalingo consecutivo per il Palermo che punta a bissare il successo agevole ottenuto nel recupero infrasettimanale contro il Taranto.

Baldini, alle prese ancora con il Covid-19 e sostituito in panchina da Nardini, conferma il consueto 4-3-2-1 con un solo cambio obbligato rispetto all'undici schierato contro i pugliesi. Pelagotti tra i pali, Accardi e Giron esterni bassi, Lancini e Marconi tandem di centrali difensivi. Damiani rileva lo squalificato Dall'Oglio al fianco di De Rose in mediana, Valente, Luperini e Floriano compongono il tridente a sostegno del bomber Brunori.

Al minuto dieci, Floriano esce da im flipper nel traffico sul binario mancino e scarica su Brunori, destro dal limite e nessun problema per il portiere ospite.

I lucani rispondono con un bello stacco aereo di Esposito che alza la mira a pochi passi da Pelagotti. Valente sprinta sul versante destro e taglia l'area con un tirocross radente su cui Brunori non arriva. L'italobrasiliano impegna Albertazzi con una bella girata sugli sviluppi di un corner da destra. L'occasione più nitida, per un Palermo lineare, paziente e  padrone del gioco, arriva al minuto ventuno: Valente crossa teso da destra e trova l'inserimento di Luperini, bravo Albertazzi ad opporsi al piattone a botta sicura dell'ex Trapani. Il Picerno serra i ranghi con ordine e fisicità, ma il Palermo tesse sapientemente la sua avvolgente tela, in attesa di trovare varco e guizzo giusto. Circostanza che si materializza al minuto trentasei: Giron sente il movimento rapace di Brunori sul primo palo e crossa rasoterra, il numero nove brucia il diretto marcatore ed insacca con il mancino in spaccata. Ennesimo gol da attaccante di razza e vantaggio meritato per la compagine siciliana.  Pelagotti respinge a pugni chiusi un destro dalla distanza, quindi un'ingenuità in uscita di Marconi ispira una pericolosa ripartenza ospite: Esposito chiude troppo il diagonale da buona posizione.