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“Occasionali” e “strisciati”, chi sono veramente e perché sono importanti per ogni club

Mediagol0

Eccoci arrivati al dunque. Partiamo da due certezze, i "duri e puri" in una squadra medio-piccola, come per esempio il Palermo, sono la minoranza e i tifosi "morbidi" e "occasionali", spesso con "doppia fede", sono la maggioranza. Questo spiega anche la difficoltà di molti club a riempire gli spalti, perché oltre ai problemi strutturali degli stadi che allontanano il pubblico di anno in anno, c'è un problema culturale e sociologico che spesso viene sottovalutato dai club che non fanno nulla o quasi per "coltivare" la propria tifoseria.

Le categorie che vi abbiamo mostrato prima possono essere immaginate come una scala dove nel primo gradino si collocano i potenziali tifosi e nel gradino più alto i tifosi più fedeli.

 Finale di Coppa Italia a Roma tra Inter e Palermo. Tifosi rosanero sulla scalinata di Piazza di Spagna 29 maggio 2011

Un grave errore commesso da molti club è quello di non lavorare per far salire i gradini del tifo al proprio target di riferimento. Le vittorie certamente aiutano, ma il tifoso va coccolato, seguito, fatto crescere. Va informato, va stimolato, va fatto sentire importante.

Il tifoso "occasionale", o un tifoso "strisciato", può diventare un "duro e puro", con una sola squadra del cuore e una forte identità. Il "duro e puro" estremista che oggi dice "occasionali non ne vogliamo" fa solo il male del proprio club perché sono proprio i grandi eventi che riempiono lo stadio a diventare preziosissime opportunità per acquisire nuova tifoseria.

Chi va allo stadio dopo tanto tempo va incoraggiato, non boicottato. Perché una squadra con più tifosi è una squadra con un bacino d'utenza più grande, con maggiore appeal per le televisioni e dunque più ricco grazie ai diritti televisivi.

I tifosi sono tutto e dovrebbero essere loro i primi a fare opera di affiliazione per portare gente allo stadio. Per far scoprire la magia che riserva una partita dal vivo con gli amici e il profumo dell'erba del campo.

Quindi benvenuti "occasionali", con la speranza di vederli "duri e puri" il prima possibile e far crescere economicamente ancora di più la propria squadra del cuore.