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L'INTERVISTA

Micciché: “Mirri, trattative per la cessione e futuro, ecco la verità. Il Palermo…”

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L'Intervista esclusiva concessa da Guglielmo Miccichè, ex Vicepresidente dell'U.S. Città di Palermo, alla redazione di Mediagol.it

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Il futuro del club rosanero ed i possibili scenari che si profilano in vista del termine della stagione calcistica 2021- 2022 per il Palermo del patron DarioMirri. Guglielmo Micciché, ex vicepresidente dell'U.S. Città di Palermo nei fasti dell'era calcistica targata Maurizio Zamparini ed attuale membro della Consulta di indirizzo del Palermo F.C., affronta questo ed altri temi nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"Si andrà avanti con Mirri? Lui è il presente ed è giusto che il tifoso si dedichi a lui e lo ringrazi per tenere in piedi una squadra in una categoria impegnativa in cui i ricavi sono pochissimi e le spese sono tante. Non ha debiti e quindi chi oggi compra il Palermo troverebbe una società sana.

Oggi il presente si chiama Dario Mirri quindi dobbiamo sostenerlo ed appoggiarlo. Lui cerca soci e questo lo sappiamo. Ha dato mandato ad una delle realtà più grandi e prestigiose d’Europa che è la Banca Lazard, per cercare investitori ma non solo. Il Palermo è richiesto relativamente, la Serie C è un campionato che purtroppo non interessa molto gli investitori stranieri perché è complicato, lungo e non garantisce grandi introiti e visibilità. Poi c’è la Serie B che è altrettanto difficile ed una trafila lunga per tornare in Serie A. Ci sono società in Serie A decisamente più richieste seppur in piazze decisamente meno blasonate o con un bacino d'utenza inferiore al nostro, penso allo Spezia o al Venezia. Lo stesso Parma ha trovato un investitore ma il club è retrocesso in B e sicuramente non saranno promossi quest’anno. Le trattative a cui Mirri sta lavorando ci sono però bisogna chiuderle. Sono sicuro che Dario troverà il partner che cerca. Lavoriamo tutti per lui e stiamo facendo il possibile per trovare una soluzione per costruire il Palermo del futuro.

Che idea mi sono fatto del “divorzio” tra Dario Mirri e Tony Di Piazza? Guardo il lato positivo. Chi oggi acquista il Palermo sa esattamente cosa deve pagare. È stata già stabilita una cifra. Di Piazza chiedeva 11,9 milioni da pagare per la sua quota, ora dopo la perizia del Tribunale di Catania c’è più chiarezza. Di questa vicenda Mirri-Di Piazza so solo quello che leggo sui giornali. Mi dispiace perché Di Piazza mi sembrava un appassionato, anche se non l’ho mai conosciuto. Mi stupisce questa rottura fragorosa tra i due e mi dispiace. Pensavo fosse un’accoppiata complementare e concreta, capace di rispondere all'aspettativa generale di creare una buona squadra per vincere. Così non è stato, spero che Mirri possa trovare altri soci. Mi sembra una vicenda chiusa ora che quindi fa parte del passato. Ci sta che i soci non trovino un punto d’intesa, litighino e la parte in minoranza lasci il club. Che Rinaldo Sagramola ho ritrovato? Lui è un appassionato di Palermo, vive per questa città. Ai tempi di Zamparini decise di vivere a Palermo perché si innamorò. Essere tornato a lavorare per questa piazza per lui è un grande risultato. È una certezza ed un punto fermo per questa società ed è stato il nostro amministratore delegato per tanti anni. Svolgeva il proprio compito con grande correttezza e precisione. Con Mirri, posso affermarlo anche adesso, viaggia in assoluta sintonia. Per questo Palermo va benissimo la scelta di puntare su Rinaldo. Credo che lui ormai si sia talmente inserito nel tessuto sociale palermitano che non vorrà più lasciare i rosanero. Sarà sempre un punto d’appoggio e di riferimento con questa società. Il mio ruolo non compete con queste attività. Sagramola lo conosco e lo apprezzo tantissimo, infatti credo che rimarrà nel Palermo a lungo. Futuro da vice-presidente per me? La premessa è che il Palermo è la mia squadra del cuore da sempre, sin da bambino. Non esistono altre squadre per me: di Inter, Juventus e Milan non ne parliamo proprio. Da tifoso per me esiste solo il rosanero. Quando qualcuno mi chiede di intervenire non dico di no. Non escludo nulla su un mio futuro dirigenziale nel club di Viale del Fante. L’importante è che il Palermo viva e stia in salute. Le partite le vedo anche da tifoso, mi diverte. ‘Pink and black’ sono i miei colori. Stiamo già lavorando e speriamo di chiudere le trattative per il bene del Palermo. Faremo il possibile per migliorare questa squadra, non c’è dubbio".

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