di Anthony Massaro
VERSO PARMA-PALERMO
Parma-Palermo, c’è Pecchia sul cammino dei rosanero: il percorso dell’ex Juventus
Fabio Pecchia è divenuto ufficialmente il nuovo allenatore del Parma il due giugno scorso. Il quarto tecnico della gestione targata Kyle Krause, dopo Roberto D'Aversa, Enzo Maresca e Giuseppe Iachini. Decisivi, per il mancato rinnovo di quest'ultimo, le criticità sul piano tattico e prestazionale alla base del dodicesimo posto finale, risultato nettamente al di sotto delle aspettative in relazione alla qualità della rosa. La dirigenza crociata, dopo aver mantenuto la categoria, ha optato per un nuovo percorso in panchina con l'obiettivo di dare una significativa scossa ad una squadra costruita per ambire alla promozione in Serie A.
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Pecchia - dopo una serie di annate trascorse nei panni di allenatore in seconda - debuttò in Serie B nella stagione 2016-2017 quando condusse l'HellasVerona al secondo posto del torneo cadetto. Quindi, al culmine della prima annata trascorsa in Venetodove centrò la promozione in Serie A l'operato del tecnico risultò essere lodevole ed incredibilmente concreto. Nonostante ciò, nel massimo campionato italiano, il coach classe 1973 non riuscì a staccare il pass per una salvezza tanto agognata da società e pubblico scaligero.
Nel 2019 Pecchia firmò un contratto che lo avrebbe legato all'Avispa Fukuoka per due anni, salvo dover dichiarare un brusco addio a causa di problemi personali che lo portarono a ritornare in Italia dopo appena quattro mesi di lavoro nella seconda divisione Giapponese.
Il primo luglio 2020 Pecchia scelse di rimettersi in gioco nella propria nazione ripartendo dalla Juventus U23. Nel primo ed unico anno della sua gestione, la Juventus U23 arrivò decima nel Girone A di Serie C, perdendo al secondo turno nazionale nei play-off validi per compiere il salto di categoria. La soddisfazione maggiore arriva però dalla Coppa Italia Serie C, vinta per la prima volta da un secondo team di un club professionistico.
Dopo un semestre di riflessione, il 7 gennaio 2021 l'ex Hellas Verona scelse di ripartire in Serie B da Cremona dove raccolse una squadra in piena crisi di risultati, relegata in fondo alla graduatoria e succedendo a Pierpaolo Bisoli, capace fino a quel momento di raccogliere il magro bottino di soli 15 punti nelle prime 17 giornate di campionato. Pecchia, una volta ristabiliti i giusti sincronismi di squadra, traghettò la formazione grigiorossa verso una importante salvezza, culminata nella conquista di un sorprendente tredicesimo posto. Impresa rimarchevole che gli valse un rinnovo biennale.
Fiducia e possibilità di lavorare con la giusta serenità che portarono il tecnico originario di Formia ad imbastire una Cremonese agguerrita, dall'indole marcatamente offensiva, a tratti arrembante quanto esuberante in campo. Un' impostazione precisa e tangibile fin dalle prime uscite stagionali che costituirono l'ideale viatico per uno spettacolare cammino culminato con il secondo posto in Serie B ed annessa promozione diretta in A. La seconda della breve carriera di Fabio Pecchia nei panni di allenatore, oggi alla guida del Parma.
L'attuale stagione agonistica, è la prima di Fabio Pecchia in Emilia, nella quale ha totalizzato 41 punti in 30 partite di Serie B. Quest'ultime contraddistinte da 11 successi, otto pareggi e 11 sconfitte. Passando ai numeri, il Parma con l'ex Hellas Verona ha siglato 35 gol e subitone 33. Numeri alla mano, il bilancio è deludente. Una squadra costruita per competere tra i piani alti della categoria non può stare tra l'ottavo ed il nono posto della classifica. Il match contro il Palermo - al Tardini - in programma alle ore 14.00 di oggi, risulta essere il crocevia per eccellenza di questo finale di stagione.
Il tecnico nativo di Formia durante l'anno ha dovuto avere a che fare con topiche individuali che mortificavano sistematicamente match intensi e ben interpretati sul piano tattico. Dazi letali che hanno compromesso puntualmente compattezza, indole propositiva e sprazzi di buon calcio. Lodi invisibili all’occhio della graduatoria. Anche la continuità mai trovata è inquietante, marcando l’accento sui limiti strutturali dell’identità impiantata da Pecchia, la quale necessità ulteriori consolidamenti. Prova schiacciante la sconfitta in quel di Como. Match contro la compagine di Longo, perso senza creare neanche tanti squilli, subendo continuamente l'avversario e perdendo 2-0. La sfida contro i rosanero di Eugenio Corini, non dovrà vedere ulteriori passi falsi, altrimenti il treno playoff rischierà di partire senza passare da Parma, e questo Pecchia lo sa bene.
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