"Per il momento c’è soprattutto tanto divertimento, mi sta davvero piacendo quest’esperienza: è un sogno che diventa realtà".
serie a
Parma, Krause e le origini siciliane: “Mi sono fidanzato a Palermo. Io in Italia, un sogno che diventa realtà”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Parma, Kyle Krause
Parola di Kyle Krause. Diversi sono stati i temi trattati dal nuovo presidente del Parma, intervistato ai microfoni di Dazn: dalle origini siciliane, alla scelta di investire in Italia. Nel dettaglio, lo scorso 18 settembre la Krause Group ha acquisito il 90% del Parma Calcio 1913 srl e il 99% di Progetto Stadio Parma srl, la società SPV creata per la gestione del progetto di ristrutturazione dello Stadio "Ennio Tardini".
"È tutto un sogno: possedere una squadra di calcio, vivere la Serie A, stare in una città come Parma è fantastico. È esaltante ma c’è tanto lavoro da fare, anche perché tutto è accaduto così in fretta. Non sono cresciuto a Parma, così quando si è aperta la possibilità di acquisire un club di Serie A, ho scelto Parma e quindi per me è una scelta forte. La gente è fantastica, ci sono architettura, arte e teatri meravigliosi, il Duomo è bellissimo, poi cammini per strada e incontri tante belle persone", sono state le sue parole.
LE ORIGINI - "Io sono italo-americano anche se forse non sembro molto italiano. Mia madre di cognome fa Gentile: la mia famiglia ha quindi origine siciliane. Noi siamo della parte attorno a Palermo, per la precisione da Alia, un piccolo paese nel palermitano. Io e mia moglie ci siamo fidanzati a Palermo e poi ci siamo sposati a Positano, per cui ho origini italiane e sono sempre stato attratto da tutto ciò che ruota attorno all’Italia: mi piace la gente, mi piace il vino, mi piace il calcio... è tutto meraviglioso, tutto ciò che riguarda l’Italia! Una delle prime serate in città siamo andati a prenderci un gelato, ci siamo messi in fila io e i miei soci d’affari. Lì fuori c’era un gruppo di ragazzi che mi ha riconosciuto: 'Ecco il nuovo presidente', 'oh hai visto, è lui!'. Ho capito che tutti volevano il gelato e l’ho offerto a tutti! E' stato divertente".
OBIETTIVI -"Mi sono appassionato al calcio quando i miei figli hanno cominciato a giocare. Il calcio è entrato tardi nella mia vita. Mi sono reso conto che questo sport mi piaceva davvero, ho iniziato a seguire i Mondiali e a vedere le partite quando potevo in Europa e in America. Io devo imparare molto, ma nella cultura americana ho notato che hanno posto una grande attenzione attorno agli eventi. L’NBA è forse l’esempio migliore, a partire dallo stadio e da tutto ciò che gira attorno, sono riusciti a sviluppare un’esperienza di tifo più appagante per il tifoso e credo si possa fare lo stesso in Serie A. Arriviamo con nuove idee. Se penso alla mia visione futura del Parma Calcio, cerco di pensare a cosa possono vedere i tifosi. E’ divertente quando arriva qualcuno di nuovo, nuovi calciatori. Abbiamo fatto grossi investimenti, abbiamo programmato, abbiamo steso un piano. E possiamo alzare l’asticella. E’ un’azienda a gestione familiare, la gestiamo così come facciamo con le nostre altre aziende, programmando sul lungo periodo e con questa filosofia facciamo gli investimenti".
STADIO -"Ci sono molti presidenti che vogliono costruire un nuovo stadio o rinnovare quello che già esiste. La Juventus ha tracciato la strada, poi l’Atalanta l’ha seguito. Costruire uno stadio è difficile, e se punti ad allontanarlo dal centro città, in un posto lontano dallo stadio attuale come è nei piani di Rocco Commisso, devi tenere conto del legame che i tifosi sentono con il luogo attuale. C’è bisogno ancora di un po’ di tempo, ce la faremo. Sia per aumentare il peso del Parma, sia per l’appeal della Serie A. La città ha un fascino internazionale. Ha un grande territorio, credo che la strada giusta la squadra stia crescendo piano piano, può portare a una riconoscibilità internazionale del brand cittadino. La nostra visione è quella di costruire uno stadio mondiale, che ospiti una squadra mondiale. Può accrescere il fascino internazionale del Parma", ha concluso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA