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Parma, Hernani: “Porto il club in A. Serie B tosta, ma siamo molto forti”

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Le parole del centrocampista brasiliano del Parma: "Ci sono tanti giovani che hanno voglia di dare l’anima per raggiungere la Serie A".
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"Ho tanta voglia di fare bene, di aiutare i miei compagni, di seguire quello che dice l’allenatore per costruire un futuro bello per il Parma. Perché il Parma e i tifosi lo meritano". Lo ha detto Hernani, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi i temi trattati dal centrocampista del Parma: dal suo rapporto con il tecnico Fabio Pecchia, agli obiettivi della compagine gialloblù. Ma non solo...

"Squadra pronta a lottare per la Serie A? Squadra forte, molto forte. Ci sono tanti giovani che hanno voglia di dare l’anima per raggiungere la Serie A. Perché ho scelto di tornare a Parma? Nella vita ho imparato che ci sono delle gerarchie e delle scelte che vanno rispettate. Io ho pensato sempre a lavorare. Sono andato alla Reggina, e non ho nulla da rimproverarmi. Adesso il Parma ha fatto tutti gli sforzi per riportarmi qui, penso a questo per ripartire. Metto la mia esperienza a disposizione di tutto il gruppo", le sue parole.

SU PECCHIA -"L’allenatore è stato decisivo fin dal primo giorno. Quando mi ha chiamato, gli ho risposto che io ero pronto. Poi anche i dirigenti sono stati bravi a sistemare il contratto, e così mi hanno accontentato. Ho avvertito subito una sensazione positiva: l’allenatore e la società mi volevano a tutti i costi. Come lavora Pecchia? È un tecnico che lavora tanto e che ci mette passione. Prepara benissimo la partita. Tante cose che facciamo in allenamento vengono automaticamente in gara e ciò significa che la squadra lo segue. La strada è giusta".

DA ESTEVEZ A SOHM -"Con Estevez sembra che giochiamo insieme da anni, è esperto, capisce bene il calcio. Sohm e Bernabé sono ragazzi che hanno tantissima qualità. Io ho girato un po’ di più di loro, ho visto e giocato più partite, sto cercando di trasmettere loro la mia esperienza, tutto quello che ho raccolto in Russia e in Francia. Sono più grande di loro, posso aiutarli. Ma anche io sono pronto a imparare da loro. Come posso aiutare il Parma? Con gol e assist, come mi chiede Pecchia. Parlo spesso con l’allenatore, lui è sempre chiaro. Bisogna essere pronti, che si giochi a due o a tre a centrocampo".

TIFOSI E SERIE B -"C’è stata un’evoluzione. Penso a Man, Mihaila, Osorio, Valenti. Io sono stato due anni fuori e non mi sembra di aver mai lasciato questo club: i ragazzi mi hanno accolto subito bene. C’è uno spirito di squadra bellissimo da sentire. C’è tutto un contesto intorno che mi fa sentire bene. Che Serie B sarà? Un campionato tosto e difficile. A volte vinci 3-4 partite di fila, poi le cose non girano bene. Dovremo fare attenzione, essere concentrati: in ogni partita dobbiamo ragionare. In A è diverso, c’è più continuità. Ai tifosi chiedo di stare sempre uniti, sempre insieme. Questa piazza merita di meglio. Partita dopo partita costruiamo questo obiettivo".

 

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