"Ho 80 anni, ma ne sento quaranta".
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Zamparini: “Palermo, il mio ricordo più bello. 14 mln per Aguero, ecco la verità”
L'ex presidente del Palermo torna a parlare nel giorno del suo 80esimo compleanno
Parola di Maurizio Zamparini. Diversi sono stati i temi trattati dall'ex presidente del Palermo, che torna a parlare nel giorno del suo ottantesimo compleanno, essendo nato il 9 giugno del 1941 a Bagnaria Arsa: dalla sua lunga avventura in Sicilia, alla trattativa che avrebbe potuto portare al trasferimento di Sergio Aguero in rosanero. Era il 2002 quando il noto imprenditore friulano ha acquistato il Palermo da Franco Sensi, rilanciando il club di viale del Fante.
"Aver riportato una città in Serie A dopo 34 anni è il ricordo più bello. C'era la gioia di un'intera popolazione. Penso ancora al cartello esposto dai tifosi alla prima trasferta a San Siro: 'M****a a San Siro sono'. Sono soddisfazioni belle per quello che ho regalato alla gente di Palermo che io amo", sono state le sue parole.
GLI ALLENATORI -"In Serie A ci sono 4-5 allenatori che sono partiti con me. Sia a Venezia che a Palermo prendevo allenatori che ritenevo vincenti nelle serie inferiori: Zaccheroni, Spalletti, Novellino, Ventura, De Zerbi. Ne ho avuti tanti. Se tornassi indietro, alcuni come Spalletti, Zaccheroni e Guidolin non li avrei esonerati. Sono un tipo impulsivo. Ho grande rispetto e stima ancora con tutti per quanto abbiamo vissuto".
RIMPIANTO AGUERO -"Sergio Aguero vicino a vestire la maglia del Palermo nel 2006? È il mio rimpianto. L'avevamo visto con Foschi e volevamo portarlo a Palermo. Non ci siamo riusciti perché si intromise l'Atletico Madrid che offrì di più. Noi avevamo offerto 14 milioni di euro", ha raccontato ai microfoni di 'Grand Hotel Calciomercato'.
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