"Ogni tanto divento matto. Mi faccio gli affari miei e anche se gli altri mi parlano, io non ascolto. Insomma quando me va male scapoccio. Alessandra me lo ripete sempre che sono testardo". Così Valerio Verre, intervistato ai microfoni de "La Repubblica". Diversi i temi trattati dal centrocampista del Palermo, approdato nel capoluogo siciliano nel corso della sessione invernale di calciomercato: dagli obiettivi personali, alla differenza tra il Palermo dei record di Beppe Iachini e quello di Eugenio Corini. Di seguito, le sue dichiarazioni.
LE DICHIARAZIONI
Verre: “Palermo, che carattere. Corini top. Sogno scudetto? Nulla è impossibile”
OBIETTIVI E DIFFERENZE - "Il salto c’è stato: ho tanta A e B con due promozioni sulle spalle, ho vestito l’azzurro con tutte le Under. In quanto allo scudetto, il nostro mondo regala gioie anche inimmaginabili. Nulla è impossibile. Non ho ancora trent’anni, sono sceso di categoria per riprendermela, un passo indietro per farne due in avanti. Che differenza tra il Palermo dei record di Iachini e quello di Corini? Quello di Iachini era formato da gente di serie A. Eravamo i più forti e si è visto. Ora dobbiamo dimostrare di esserne all’altezza. Chissà, potremmo diventare ugualmente grandi. Della squadra apprezzo il carattere, la voglia di vincere. Non è da tutti recuperare come abbiamo fatto a Cittadella e con il Modena".
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DA RANIERI E ZEMAN A CORINI - "Ho girato parecchio, ognuno mi ha lasciato la sua impronta. Ranieri aveva appena trionfato nella Premier, un vero signore. Ma tutti meritano belle parole. Zeman? Pesante, faticoso, con lui si corre. Corini? Tra i migliori. Un paio di mesi insieme mi hanno svelato il suo completo valore. E non è vero che non scherza mai. È ben visto, ha superato periodi complicati, il City ha avuto sempre fiducia in lui, segno della sua forte natura", ha proseguito l'ex Sampdoria.
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