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L'INTERVISTA

Valente: “Barbera dodicesimo uomo. City Group importante, debutto in B positivo”

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Le parole di Nicola Valente, esterno del Palermo

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Parola a Nicola Valente. L'esterno di centrocampo rosanero, è intervenuto ai canali ufficiali del club siciliano dopo il match di sabato tra Palermo e Frosinone terminato 1-1, in quel del rettangolo verde del Renzo Barbera. Di seguito le parole dell'ex Carrarese:

"I 28.000 circa del "Barbera" non sono di certo una sorpresa, sono il nostro dodicesimo uomo. Chi viene a giocare qui sa benissimo che farà tanta fatica a giocare in uno stadio così senza percepire la tensione. Noi, invece, entriamo in campo con la consapevolezza di avere al nostro fianco un pubblico meraviglioso e speriamo di portare ancora più gente allo stadio nelle prossime giornate. Sabato contro il SudTirol sarà una sfida importante per la classifica e per capire ancora di più il nostro reale valore. Siamo consapevoli che sarà una gara diversa rispetto a quella disputata nel girone d'andata, per il gruppo che si è creato ed anche perché il lavoro settimanale sta portando i frutti sperati. Le giocate che proviamo in allenamento stanno venendo fuori anche in gara e quindi sarà tutta un'altra partita rispetto a quella vista al "Barbera" all'andata. Dal mio arrivo a Palermo sono cambiate tante cose, partendo anche dalla categoria. La Serie B ti da una visibilità diversa, l'arrivo del City Football Group, una società così importante e prestigiosa ti permette di lavorare al meglio delle condizioni possibili presenti nel panorama calcistico e speriamo di continuare così a lungo. Mio primo anno in B? Direi che il bilancio consuntivo e abbastanza positivo anche se mi piacerebbe fare ancora meglio. A livello di numeri sto facendo più di quanto fatto in Serie C negli scorsi anni, sono molto contento. Spero di continuare così e continuare a dare il mio contributo alla squadra, perché quello che conta è che il gruppo riesca a portare più punti possibili. Rapporto con i palermitani? Qui mi sento come a casa. Quando esco ancora provo imbarazzo se mi chiedono un selfie, ma dentro di me sono felicissimo, perché vuol dire che ho dato qualcosa a questa città, a questa Squadra, ma sicuramente non voglio fermarmi qui. La cosa che mi più mi fa piacere è quando esci e ti apprezzano per quello che fai in campo, per il cuore che ci metti. Ed io per questa società lo darò sempre".

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