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Turris, Santaniello: “Avellino sfortunato, Braglia top. A Torre Del Greco sto bene”

Avellino

Le parole del centravanti dei campani che ha analizzato la partenza difficile dell'Avellino e il grande inizio della Turris

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Il Palermo esce ridimensionato dalla nona giornata di campionato dopo la brutta sconfitta rimediata contro la Turris. La compagine campana ha dimostrato grande gamba e solidità, sfruttando al meglio le amnesie difensive dei rosanero. Tra le fila della squadra di Torre Del Greco si è distinto il centravanti Emanuele Santaniello, che ha fornito una prestazione di grande caratura creando grossi grattacapi alla fragile retroguardia siciliana.

Il bomber della Turris è intervenuto nella serata di ieri ai microfoni di 696Tv nel corso del format 0825 analizzando le difficoltà dell'Avellino in questo avvio -ex squadra del centravanti- e la splendida partenza dei campani in questo primo scorcio di stagione.

 "L'anno scorso, noi attaccanti facevamo un grande lavoro di sacrificio. Avevamo voglia di lottare su tutti i palloni. Magari non eravamo bellissimi da vedere, ma avevamo tanta fame e prima o poi il gol lo facevamo. Quest'anno non so cosa stia succedendo anche perché conoscendo mister Braglia è uno che prepara bene le partite. Se sento qualcuno dei miei ex compagni? Ho un bellissimo rapporto con Maniero, secondo me è un periodo in cui sono anche un po' sfortunati. Tra defezioni e calciatori importanti infortunati non riescono mai a trovare la continuità anche nella formazione iniziale e anche questo, secondo me, penalizza tanto. Trovare continuità di formazione mettendo in campo gli stessi undici e aumentando così il grado di conoscenza e affiatamento può essere il presupposto fondamentale per vincere le partite. Lo scorso anno anche non facendo tanti gol penso sempre di aver dato il massimo ed aver avuto l'atteggiamento giusto. Sì, mi è dispiaciuto, un po' ha fatto male andar via perché Avellino è una piazza che merita altre categorie e per come è andata lo scorso anno dove siamo arrivati a un passo dal realizzare un sogno. La Turris, però, mi ha voluto fortemente; mi ha corteggiato quest'anno così come negli scorsi, ma quest'anno mi hanno chiamato quasi tutti i giorni. Per me è stato importante decidere di fare questa scelta sia perché mi sta ripagando, sia perché qui ho la fiducia totale di tutti: società, direttore sportivo ed allenatore, che mi ha voluto. Ad Avellino la scelta di cedermi è stata fatta principalmente perché si era orientati a cambiare modulo e giocare con una sola punta centrale più due esterni d'attacco. Sono arrivati altri tre attaccanti centrali dopo la mia partenza? È un dato di fatto, ma non è mio interesse fare polemiche. A Torre del Greco sto giocando in un tridente fungendo da punta centrale moderna mettendoci dinamismo, tanto movimento. Mi trovo bene anche se le cose migliori le ho fatte sempre giocando a due”.

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