Due a uno. E' questo il risulato con il quale il Palermo si è imposto al "Nereo Rocco" contro la Triestina ieri, nel primo turno Nazionale di playoff di Serie C 2021-2022. L'impianto sportivo della formazione "alabardata" è tornato alla alla vita dopo due anni convulsi, legati al covid-19 ma anche agli alti e bassi della compagine giuliana, ma la Triestina, ancora una volta, non può gioire per una vittoria. E' il Palermo a passare perché si prende un primo tempo che l’Unione gli lascia. La fiammata d’orgoglio nella ripresa e soprattutto nel finale con il gol di Rapisarda è quel filo sottile che tiene gli alabardati ancora legati ai play-off. Giovedì al Barbera servirà una vittoria con due gol di scarto. Insomma serve un miracolo più che un’impresa. La fiammella resta accesa e gli applausi finali dei settemila del Rocco la alimentano. Perché questa Triestina ha carattere e poteva raggiungere e meritare anche il pari.
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Triestina-Palermo, il Piccolo: “Al Barbera servirà un miracolo, Rapisarda non basta”
Doppietta di Floriano ed un Gol di rapisarda, con un 2-1 al "Nereo Rocco" di Trieste, il Palermo, si impone sulla Triestina. Agli "alabardati" servirà un miracolo, giovedì sera, in un Barbera che si preannuncia gremito, dopo il risultato di ieri.
E' questa l'analisi fatta questa mattina dal quotidiano di Trieste "il Piccolo" che si è soffermato sulla buona prestazione della compagine siciliana, allenata da Silvio Baldini, sulle difficoltà della formazione guidata da Bucchi, ma anche sul tanto cuore mostrato dalla stesssa formazione "alabardata", che nonostante tutto, nella seconda frazione di gioco, è riuscita ad impensierire i rosanero, accorciando le distanze con Rapisarda all'88'. Se la squadra di Bucchi vorrà proseguire verso il secondo turno degli spareggi promozione e perseguire il sogno Serie B, al Barbera servirà comunque un miracolo, in virtù del fatto che il Palermo, da miglior terza della Lega Pro e testa di serie ha dalla sua il vantaggio dei due risultati utili su tre, o addirittura tre, se consideriamo che i siciliani possono passare anche con una sconfitta, che non vada oltre il solo gol di scarto.
SUPERIORITÀ - La bravura dei rosanero è stata indubbia ma è stata anche la Triestina a non funzionare. Paralizzata, incapace di pungere, nè di tenere le veloci ripartenze dei siciliani. Una superiorità schiacciante sul piano tattico, tecnico e atletico della miglior squadra vista al Rocco che ha messo a nudo i difetti e della squadra di Bucchi. Il tecnico ha rischiato sugli acciaccati Negro e Lopez e gli è andata subito male (entrambi sostituiti dopo una mezz’ora) e poi il centrocampo alabardato è affogato nella prima parte della gara di fronte ai due mediani di Baldini e alla loro capacità di innescare gli esterni Floriano e Valente. Del resto bisognava mettere la museruola a bomber Brunori e il Palermo ha saputo trovare i rimedi giusti.
LE DIFFICOLTÀ - Bucchi ripresenta lo stesso schieramento che ha battuto la Pro Patria. Non ha grandi alternative ma Trotta a destra non è nel suo mentre St Clair a destra non riesce a tamponare Floriano. E poi De Rose e Dall’Oglio a centrocampo con il supporto di Luperini mettono in inferiorità Calvano e Crimi. La fase di avvio è intensa ma molto controllata. Si fa male Negro (entra Volta) e anche Lopez è in sofferenza a sinistra. Il primo contropiede degli ospiti scocca al 16’ su palla persa da Calvano e la fuga di Valente, decisivo il doppio intervento di Offredi. Entra Galazzi per l’urugagio.
DOPPIO COLPO - Floriano al 36’ già scalda le mani a un bravissimo Offredi, e 4’ più tardi Valente da destra indirizza un pallone d’oro rasoterra per lo stesso Floriano che insacca. Gran giocata del Palermo capace di alternare il pressing alla manovra rasoterra. E al 46’ arriva un altro schiaffo. Stavolta è Brunori a maramaldeggiare a destra a mettere in area con St Clair sopreso dall’anticipo di Floriano che va ad abbracciare la sua curva.
LA RIPRESA - Una doppietta devastante eppure l’Unione non si scioglie. Gli ingressi di Giorico, con un centrocampo a 3, e soprattutto di Sarno danno brio. Proprio quest’ultimo serve Rapisarda la cui stoccata va sulla traversa. Il Palermo sembra crogiolarsi e l’Unione prende coraggio. Ancora Rapisarda dalla distanza impegna Massolo che respinge non sa neanche lui come al 33’ una stoccata di Galazzi.
LA SPERANZA - Giustamente a 3’ dal termine arriva il gol che tiene in vita la speranza. Punizione di Sarno sul secondo palo e inserimento perfetto di Rapisarda che la mette dentro. Il Palermo non fa più il baldanzoso, l’orgoglio alabardato si prende gli applausi. Tra quattro giorni si può provare a rovesciare la sorte. Ma sarà dura, anzi durissima.
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