"Hanno cominciato lo scorso hanno al Palermo, dove l’attaccante nerazzurro ha fatto benissimo, e visto l’ottimo inizio di stagione in B, non mi stupisce che se ne parli ancora...". Lo ha detto Luca Toni, intervistato ai microfoni de "La Nazione". Tra i temi trattati dall'ex bomber originario di Pavullo nel Frignano, anche le prestazioni offerte fin qui da Lorenzo Lucca ed il paragone fra lui e lo stesso centravanti del Pisa. Il classe 2000 si sta rendendo protagonista di un ottimo avvio di stagione in Serie B e sembra aver metabolizzato nel migliore dei modi il salto di categoria dopo l'addio al Palermo. "Lucca è ancora all’inizio del suo percorso nel calcio, ma può starci sicuramente: siamo due centravanti molto forti fisicamente e siamo accomunati dalle esperienze di Brescia, Vicenza e soprattutto Palermo, che per me sono state molto importanti, ma credo valga lo stesso pure per lui", ha proseguito.
l'intervista
Toni e il paragone con Lucca: “Può starci, ho un consiglio per lui. Ora il difficile”
Luca Toni, ex bomber di Palermo, Juventus e Bayern Monaco, incorona l'attaccante del Pisa: le sue parole
IL CONSIGLIO -"Ha qualità importanti: le aveva già fatte vedere un anno fa in categoria inferiore e sono felice per lui che le stia dimostrando anche in B. Non lo conosco personalmente, ma dalle scelte che ha fatto mi sembra un ragazzo intelligente e con la testa sulle spalle: però, se posso dargli un piccolo consiglio, mi sentirei di dirgli di restare concentrato sul campo perché il difficile viene ora. Adesso non è più una sorpresa: sempre di più gli avversari lo studieranno e prepareranno le contromisure. Per la mia esperienza, è proprio questo il momento in cui si è chiamati a compiere un ulteriore salto di qualità, quello per intendersi che può fare di un talento indiscutibile, quale è Lucca, un giocatore davvero importante. Gli avversari lo aspetteranno al varco. In più, inevitabilmente, aumenteranno le aspettative e un pochino anche le pressioni: da chi è bravo ci si attende molto e lui ha fatto capire di esserlo, anche se ancora deve dimostrare quanto. La carriera di un calciatore, infatti, si misura anche in lunghezza: per diventare davvero forti bisogna rimanere ad alti livelli per diverso tempo. Vuol dire che si è stati capaci di adattarsi alle trappole delle difese avversarie e anche di reggere alle pressioni".
LA SCELTA -"Ha scelto la B nonostante le offerte dalla Serie A? Proprio a questo che mi riferivo quando ho detto che mi sembra un ragazzo intelligente: quando hai venti anni, la massima serie è inevitabilmente una grande lusinga soprattutto se, come lui o anche il sottoscritto, si arriva dalle categorie inferiori. Ma a volte bisogna sapere resistere a certe tentazioni e procedere con gradualità. Lui lo ha fatto e questo va indubbiamente a suo merito. A venti anni, se si vuol crescere e dimostrare il proprio valore, bisogna andare dove ci sono maggiori possibilità di giocare. Al di là dei luoghi comuni, la maglia da titolare non la regalano in nessuna categoria e anche a Pisa dovrà sudarsela, ma è innegabile che in nerazzurro abbia molte più opportunità di mettersi in mostra che non in A. Se si confermerà a questi livelli, il resto verrà di conseguenza: la serie A e gli auguro anche di più. Ma deve arrivarci dopo aver dimostrato di essere il più bravo della cadetteria in modo da conquistarsela da protagonista. E lui può riuscirci. Gli auguro, comunque, di fare prima del sottoscritto (sorride, ndr)", ha concluso Toni.
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