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Tevez: “Io cresciuto tra droga e omicidi. Difficile capire cos’è Fuerte Apache per me. Voglio tornarci”

Mediagol8

"Se mi manca l'Argentina? Sì, sicuramente. Ho sempre perso amici e parenti, fin dall'inizio. Per fortuna spesso ho tanti ospiti, quindi non sono sempre solo. I miei vecchi compagni sono sempre.

"Se mi manca l'Argentina? Sì, sicuramente. Ho sempre perso amici e parenti, fin dall'inizio. Per fortuna spesso ho tanti ospiti, quindi non sono sempre solo. I miei vecchi compagni sono sempre stati lì, per me non importa dove fossi stato. Immaginate i miei amici da Fort Apache in Inghilterra! Ho moltissime storie da raccontare. Ogni volta che siamo andati fuori, è accaduto qualcosa di divertente. E' sempre tutto molto divertente". Lo ha raccontato il bomber della Juventus, Carlos Tevez, in un'intervista rilasciata a Fifa.com, a poche ore dal match del "Renzo Barbera" conto il Palermo. "E' difficile vivere e crescere a Fuerte Apache? Sì, è difficile far capire alle altre persone che tipo di vita possa esserci o le esperienze che ho fatto. Semplicemente non si può entrare nella testa delle altre persone e dire loro: 'Guardate, ho attraverso dei momenti difficili... Tutta la mia infanzia - ha riportato Tuttojuve - è stata una vita difficile, non ho avuto solo un singolo incidente. Ho vissuto in un luogo dove la droga e gli omicidi erano parte della vita quotidiana. Vivere le cose difficili, anche come un ragazzino, significa che si cresce in fretta. Penso che la vota consenta a tutti di scegliere il proprio percorso e non solo accettare la strada che gli altri hanno intrapreso prima di voi. Io sono andato per la mia strada, non sono mai entrato nel tunnel della droga o degli omicidi".