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Tarantino: “Sono palermitano, ma tifo Catania. Derby? Svelo mio pronostico, ecco cosa farà la differenza”

Le parole dell'ex rossazzurro in vista dell'attesissimo derby tra Palermo e Catania

Mediagol93

Parola a Pietro Tarantino.

Sale l'attesa in vista del big-match di Serie C tra Palermo e Catania, che andrà in scena lunedì prossimo allo stadio "Renzo Barbera", dopo ben sette anni dall'ultima partita ufficiale. Nonostante manchino ancora 5 giorni alla sfida tra rosanero e rossazzurri, in Sicilia, è già aria di derby. A testimoniarlo sono le parole dell'ex Catania Pietro Tarantino, intervenuto ai microfoni di "TuttoCatania.com", per analizzare i rispettivi avvii di stagione delle due compagini.

“Il derby lo vivo abbastanza bene. Sono palermitano e non tifoso del Palermo, mi piace sottolinearlo. Tifo Catania e sono contento ce l’abbia fatta ad iscriversi. È stata fatta una buona campagna acquisti prendendo soprattutto un allenatore molto valido che ha dimostrato ottime cose a Potenza. Innanzitutto non sarà un derby vero e proprio perchè è sempre stata la partecipazione del pubblico a caratterizzarlo in tutta la sua essenza, la rivalità sportiva, la bellezza delle coreografie. Purtroppo attraversiamo un brutto momento ma lo dobbiamo accettare. Secondo me il Catania parte avvantaggiato nelle condizioni attuali. Il Palermo era fermo da diverso tempo, devo dire che a Catanzaro ha ottenuto un pareggio meritato tra mille difficoltà ma la fatica del ‘Ceravolo’ si aggiunge allo stop precedente, inoltre Boscaglia farà i conti con defezioni importanti e le squalifiche di Broh e Crivello. Il Catania credo abbia avuto il tempo per assimilare una condizione fisica migliore. Poi è chiaro che i derby sono derby, sfuggono ad ogni pronostico e sarà molto importante l’aspetto mentale. I derby sono partite bellissime da giocare ma con il pubblico, ripeto, è tutta un’altra partita. Il Catania, giocando in trasferta, potrebbe approfittare anche di questo aspetto”.

“Qua a Palermo ormai lo sanno bene - ha continuato Tarantino. Mi sfottono dicendomi che sono catanese ma è la verità. Io sono fiero di essere catanese. A Catania sono stato benissimo e l’affetto mi è sempre stato ricambiato dai tifosi. Quando entravo nel sottopassaggio, al grido «Chi non salta è rosanero» io ero il primo a saltare. Pertanto, in vista del derby dico con ancora più convinzione «Forza Catania!»”.

Inevitabile la parentesi relativa al complicato avvio di stagione dei rosa: "Il Palermo ha preso un grandissimo allenatore ma l’organico allestito secondo me non è così importante come ci si poteva aspettare. Non credo che il Palermo quest’anno farà benissimo. Penso anche che sia stato un errore non avere puntato su una rosa composta da molti calciatori palermitani. Penso possa essere un anno di transizione per entrambe le società. Dobbiamo guardare in faccia la realtà. Fino a qualche anno fa erano in Serie A, ma adesso vengono da situazioni difficili a livello finanziario. Poi nel calcio mai dire mai. Di sicuro il Catania è partito meglio del Palermo, magari riuscirà a fare qualcosa d’importante ma ritengo che il Bari sia in vantaggio su tutti nella corsa al primo posto. Attenzione alla Ternana che non molla, avendo sostenuto una campagna acquisti di spessore ma alla lunga penso che il Bari verrà fuori”.

Tarantino ha poi ricordato la sua parentesi in rossazzurro: “Sapevo che il Palermo non avesse creduto in me, avevo un motivo in più per dimostrargli che si fossero sbagliati. Già qualche anno prima potevo vestire rossazzurro ma la Turris non mi volle cedere perchè avevo ancora un anno di contratto. Non mi facevo assolutamente scrupoli a venire a Catania. E’ una piazza grandissima del calcio italiano che non si può rifiutare. Da palermitano non è stato affatto un problema accettare il trasferimento. I fatti mi hanno dato ragione, vivendo alla grande la mia esperienza sotto il vulcano. Può anche darsi che la storia sarebbe potuta essere diversa se il Palermo non mi avesse scaricato. Più di un sassolino, comunque, me lo sono tolto contro i rosanero. Ricordo di avere segnato in Coppa Italia con il Trapani, oppure il rigore parato in un Palermo-Turris nel ’97, episodio che rimarrà sempre nella storia (ride, ndr)”.