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Strage di Samarate, Niccolò Maja dopo la sentenza: “Ora sogno una vita normale”

Palermo
Niccolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate, parla dopo la condanna all'ergastolo del padre.
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Nicolò Maja è il ragazzo ventiquattrenne vittima della Strage di Samarate, piccolo paese in provincia di Varese, avvenuta tra il 3 e il 4 maggio 2022, con il giovane unico sopravvissuto alla furia omicida del padre Alessandro Maja, il quale ha ucciso la moglie Stefania e la figlia Giulia con dei colpi di martello nel cuore della notte ed ha tentato di assassinare anche il proprio figlio Nicolò, che adesso sta seguendo un lungo percorso di riabilitazione e nei prossimi mesi affronterà l’intervento decisivo, per la ricostruzione della calotta cranica.

Nella giornata di oggi, la Corte d'Assise di Busto Arsizio ha condannato all'ergastolo Alessandro Maja. Dalla sentenza però si esclude l’aggravante della crudeltà, 900mila euro di risarcimento al figlio per i danni fisici permanenti. Per la prima volta Nicolò si è presentato in aula senza sedia a rotelle, camminando a fatica ma in autonomia.

"Dopo la sentenza mi sento liberato, perché questo capitolo della mia vita si è concluso e ora posso guardare avanti. Il mio sogno? Una vita normale, un lavoro, un appartamento tutto mio, anche se dai nonni sto bene". Così Niccolò Maja alle colonne de "Il Giorno" immediatamente dopo la sentenza, che sa di liberazione per il giovane.

Lo scorso maggio 2022 , il nonno di Niccolò ha rivolto un appello al Palermo FC per permettere al nipote, grande tifoso rosanero, di assistere ad un match di Brunori e compagni. Il club rosanero, in quel momento in Serie C ed in piena corsa playoff, aveva risposto presente alla richiesta, mandata in onda a "La Vita in diretta", pubblicando un video messaggio attraverso i canali social del Palermo. Nella clip figuravano i calciatori Edoardo Soleri e gli, allora ancora rosanero, Andrea Accardi e Michele Somma, augurare una pronta guarigione a Nicolò, che in quel momento lottava tra la vita e la morte in ospedale.

Quasi un anno più tardi, il Palermo ha invitato Nicolò - insieme al nonno - ad assistere alla sfida contro il Como, andata in scena il 1 maggio allo stadio "Sinigaglia".

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