Spezia uno, Palermo zero. Questo il risultato della sfida valida per il trentaseiesimo turno di Serie B. Decide il gol di Di Serio su un regalo di Lund. Sembrava davvero difficile fare addirittura un passo indietro rispetto alla sconfitta contro la Reggiana. Eppure, i rosanero, oltre a dimostrarsi caratterialmente nervosi ed in bambola, calciano solamente una volta verso la porta ligure al 46' con Diakité. Una prestazione inaccettabile che delude ancora una volta i tifosi palermitani. Questo il pensiero del tecnico dello spezia, Luca D'Angelo, in sala stampa nel post partita:
Spezia-Palermo
Spezia-Palermo, D’Angelo: “Mateju sente la maglia. Ci siamo difesi con intelligenza”
"Sapevamo di avere il sostegno della nostra gente, siamo loro molto grati. Volevamo subito dare pressione, cosa ben fatta nel primo tempo mentre nel secondo ci siamo difesi con intelligenza. Non abbiamo mai rischiato durante tutta la partita. Calcisticamente abbiamo giocato meglio con la Sampdoria però oggi abbiamo fatto la partita che serviva per andare a battere una squadra importante, sia all’inizio che con le sostituzioni che hanno fatto. Abbiamo supportato l’azione offensiva con tanti uomini. L’idea era sporcare il gioco con attaccanti di stazza che li tenevano lì: siamo stati bravi nel primo tempo a rubare tante palle come nel caso del gol vittoria. Poi nel secondo tempo il Palermo ha preso ritmo e grazie alla loro validità tecnica sono venuti avanti. Dovevamo portare questa gara in porto, ci poteva stare fare un cambio sugli esterni ma quello è un ruolo delicato, bisogna stare dentro la partita, essere caldi. Kouda? È vero che aveva sbagliato a Brescia, ma oggi è entrato molto bene come lo hanno fatto Bandinelli e Pio Esposito, andando vicino al gol. E’ importante che in questo momento i ragazzi capiscano cosa c’è da fare. Sono felice che la gente apprezzi il nostro lavoro. Hristov? E’ stanco come lo sono diversi ragazzi, però abbiamo giocatori che possono fare bene e che ci aiuteranno alla prossima. Bisogna essere molto mentalizzati alla partita di Cosenza e basta. Non è che nel passato fosse mancata attenzione ma a volte è fisiologico soprattutto quando vuoi andare via. Se ti senti la maglia bianca sulla pelle è un’altra cosa, penso ad esempio alle scivolate di Nikolaou e Mateju. La differenza sta in quello, noi ci siamo e vogliamo fare bene a Cosenza e poi la prossima".
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