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Spezia, l’Italiano di Sicilia: “Il Palermo la mia squadra del cuore da bambino. Allenare i rosanero? Rispondo così”

Spezia, l’Italiano di Sicilia: “Il Palermo la mia squadra del cuore da bambino. Allenare i rosanero? Rispondo così”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dello Spezia, Vincenzo Italiano

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E' uno degli allenatori di cui si parla di più.

Vincenzo Italiano è salito agli onori della cronaca sportiva grazie alle prestazioni offerte fin qui dallo Spezia in Serie A. Il bel gioco, d'altra parte, non è certamente passato inosservato. Nato a Karlsruhe, in Germania, il 10 dicembre 1977, il tecnico degli Aquilotti è cresciuto in Sicilia, nel dettaglio a Ribera, dove trascorre le sue estati quando non è impegnato sul campo. "Perché un siciliano si trova a nascere in Germania? I miei nonni paterni lavoravano in Germania a Karlsruhe, e i miei genitori decisero di raggiungerli con l'intenzione di stabilirsi anch'essi lì, nel frattempo sono nato io. Dopo sei mesi, i miei decisero di tornare in Sicilia e fecero ritorno a Ribera, in provincia di Agrigento, da dove erano partiti", ha raccontato Italiano, intervistato ai microfoni de 'La Repubblica'.

GLI INIZI - "Nel 2014 ho intrapreso il mio percorso da allenatore, prima come secondo, poi come primo allenatore. Ho iniziato a giocare a calcio per strada, come tutti i ragazzini, e poi nelle squadre giovanili del mio paese. All'età di quindici anni, mi sono trasferito a Partinico, all'epoca società militante in serie D. Il mio cammino vero e proprio iniziò lì. Successivamente, mi sono trasferito per due anni a Trapani in serie C1. Dopo Trapani ci fu il salto in serie A a Verona, nell'Hellas Verona, dove iniziò il mio percorso nel calcio professionistico a tutti gli effetti, durato venti lunghi anni, fatto di grandi soddisfazioni ma anche di tanti sacrifici, di tante rinunce, che mi ha lasciato in dote un grande bagaglio umano di vita terminato nel 2014. Dall'estate stessa del 2014 ho intrapreso il percorso da allenatore".

LA SICILIA -"Il mio legame con la Sicilia è ancora molto forte, non esiste estate in cui io e la mia famiglia non ci passiamo almeno un paio di settimane. Lì riesco a ricaricarmi completamente, a contatto con il mare, con i profumi della mia terra, con parenti e amici. Palermo resta sempre una delle mie città preferite, una delle prime squadre tifate da ragazzino, la maglia rosanero ha sempre il suo fascino, in più la città è bellissima e mi piace davvero molto. Quando ne ho occasione è sempre un piacere visitarla, anche per l'ottima cucina palermitana".

PALERMO -"Allenare un giorno il Palermo? Da calciatore sono stato molto vicino a indossare quella maglia e devo dire la verità mi è rimasto un grande rammarico, soprattutto perché erano gli anni d'oro del Palermo in serie A. In futuro mi auguro che il Palermo possa ritornare a calcare i grandi palcoscenici che la città merita. Per quanto riguarda me, mai dire mai", ha concluso Italiano.

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