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EX PALERMO

Sorrentino: “Io, il Palermo e la corte di Zamparini. A Gattuso diceva…”

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Da Gasperini e Gattuso al rapporto con Zamparini: l'ex capitano del Palermo ricorda la sua parentesi in Sicilia

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"Ho solo bei ricordi di Zamparini e della sua famiglia, che ringrazierò a vita". Lo ha detto Stefano Sorrentino, intervistato ai microfoni di "Football News 24". Diversi sono stati i temi trattati dall'ex portiere e capitano del Palermo, che ha ripercorso le tappe della sua lunga carriera: dal suo rapporto con Gian Piero Gasperini e Davide Ballardini quando il classe 1979 vestiva la maglia rosanero, al suo addio al Palermo. Ma non solo...

ZAMPARINI - "Nel corso degli anni mi ha fatto una corte incredibile. In diverse sessioni di mercato ha provato, in prima persona, a portarmi a Palermo e alla fine c'è riuscito. Nonostante non vivesse a Palermo e non fosse sempre presente, sentivamo la sua vicinanza. Stiamo parlando di una bellissima persona, che amava il calcio e con la quale ho trascorso, anche da capitano, dei bei momenti. Ovviamente, viene ricordato per il suo rapporto con gli allenatori, ma quello era il suo stile. Quando vedeva che qualcosa non andava per il verso giusto, allora preferiva cambiare. Teneva moltissimo alla squadra e capiva tanto di calcio, i vari talenti che ha scoperto negli anni ne sono la dimostrazione", le sue parole.

GASPERINI -"Credo che Gasperini sia, a tutti gli effetti, un allenatore affermato. La nostra parentesi insieme è stata alquanto sfortunata, però col tempo ha dimostrato il suo valore. Da quando è arrivato all'Atalanta ha cambiato la storia del calcio, e anche quella del club, portando una provinciale a giocarsela con le grandi d'Europa. Oggi, soprattutto grazie alle sue idee, l'Atalanta è uno dei club più importanti anche fuori dalla Serie A".

GATTUSO -"Gattuso è molto giovane, ma sin da subito ha dimostrato di poter allenare a questi livelli. Sono convinto che appena tornerà in pista farà vedere grandi cose. Io l’ho avuto in una delle sue primissime esperienze in panchina, ma già da lì si capiva che avrebbe fatto cose importanti. Mi ricordo che il presidente Zamparini gli diceva sempre che avrebbe allenato il Milan, e come al solito ci aveva visto giusto".

L'ADDIO AL PALERMO -"I problemi con Balladini? Alla fine il tutto si era risolto nel migliore dei modi, dato che ci siamo salvati. Sono conflitti di opinioni che spesso capitano anche nelle migliori storie d’amore, l’importante è stato metterci una pietra sopra, pensando solo al bene della squadra. La mia decisione di andare via da Palermo non riguardò Ballardini, bensì il mio ruolo in squadra. Il Palermo aveva deciso di puntare su Posavec, mentre io mi sentivo ancora un titolare. La mia scelta di tornare al Chievo fu dettata anche da dei motivi personali, volevo stare più vicino alla mia famiglia. La questione con Ballardini fu risolta immediatamente e non ha influito su tutto il resto", ha concluso Sorrentino.

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