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serie d

Sorrentino: “Il Palermo non ha nulla da temere, la promozione è a portata di mano. Savoia? Rispondo così”

L'ex portiere del Chievo ha commentato la stagione del Palermo, attualmente primo in classifica e in lotta per la conquista della promozione

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Il Palermo e l'obiettivo promozione.

Dopo la prima metà del campionato i rosanero si ritrovano primi in classifica a quattro punti dal Savoia: nonostante le tante problematiche, i numerosi infortuni e la mancanza di gol, il club di Dario Mirri ha dimostrato di avere le qualità e le potenzialità necessarie a mantenere la vetta della classifica fino alla fine della stagione, regalando così ai tifosi il ritorno al calcio professionistico.

A commentare lo stadio di forma mentale e fisico del Palermo è intervenuto Stefano Sorrentino, che dopo aver annunciato il suo ritiro dal calcio giocato e sta iniziando a costruire le basi per la sua nuova carriera professionale. Ai microfoni di TRM, l'ex portiere dei rosanero ha annunciato che inizierà a breve il corso per diventare direttore sportivo, prendendo in considerazione l'idea di ritornare in Sicilia per ricoprire un ruolo dirigenziale.

Queste le sue dichiarazioni: "Il Palermo deve assolutamente farcela e conquistare questa promozione per tornare tra i professionisti, è in testa alla classifica dall'inizio del campionato e quindi non capisco perché non debba farcela. Sono più che convinto che raggiungeranno questo obiettivo. Savoia? Nel giorno del big match troverà un ambiente caldo e passionale con i tifosi di casa che inciteranno al massimo i propri beniamini, però vorrei dire che non ho mai visto vincere le partite dagli spalti. Le partite si vincono in campo giocando 11 vs 11 e non in base a quante persone ci sono in tribuna, sarà una partita difficile e delicata ma il Palermo non avrà nulla da temere. Futuro? Il 3 di febbraio inizierò il corso di direttore sportivo che durerà un mese e mezzo, dopo avrò tutto il tempo per pensare a cosa fare. Mi piacerebbe un ruolo dirigenziale come direttore sportivo o procuratore, non mi entusiasma fare l'allenatore. Ho preso il patentino Uefa B durante la preparazione con i disoccupati, ma ho capito che quello dell'allenatore è un ruolo che non mi piace. Palermo? Mai dire mai nella vita, chissà".