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L'intervista

Soleri: “Resterei a Palermo in qualsiasi categoria. Oscurato da Brunori? Dico la mia”

Palermo

Le dichiarazioni del centravanti del Palermo, Edoardo Soleri, che ha analizzato la sua capacità di far gol subentrando dalla panchina e non solo

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"In una squadra con tanti calciatori forti come il Palermo, bisogna utilizzare al massimo il poco tempo che si ha. Tutti vorrebbero giocare dal 1' ma ci sono le scelte del tecnico da rispettare. Il mio ragionamento è rendermi utile in ogni maniera, anche non giocando. Poi, entrare e fare gol ti fa sentire importante anche se non parti dall'inizi"

Questo l'incipit della lunga e interessante intervista concessa da Edoardo Soleri al noto quotidiano il "Corriere dello Sport". In campionato, l'attaccante scuola Roma ha già realizzato ben 7 reti tutte partendo dalla panchina. Carta vincente e pedina fondamentale dello scacchiere di Silvio Baldini. Tra le tante tematiche affrontate, Soleri si è soffermato anche sulla coppia d'attacco più prolifica di tutto il Girone C di Serie C, quella composta insieme a Matteo Brunori. Di seguito, le dichiarazioni del calciatore classe 1997.

IL RUOLO- "Un attaccante deve sempre pensare in positivo, io cerco di sfruttare il fatto di essere più fresco e veloce. Paragone con Luca Toni? È un onore ma non so se davvero gli assomiglio. Toni era un mio idolo, io devo lavorare e spero di fare la mia strada. Le esperienze in Spagna, Olanda e Portogallo mi hanno formato e fatto crescere soprattutto a livello umano. Spesso ero l'unico italiano in quelle squadre, mi sentivo solo e dovevo reagire. Tutto questo bagaglio me lo ritrovo adesso".

SOLERI-BRUNORI- "23 reti in due, quasi mai giocando assieme dall'inizio. Oscurato da Matteo? Macché, siamo grandi amici, lui sta facendo una super stagione e la competizione porta solo a migliorarci. Io e Brunori andiamo a cena fuori dopo ogni gol e la mattina ci ritroviamo sulla spiaggia di Mondello con i nostri due cani, Gordo e Nina. Che sono amici pure loro".

LA CLASSIFICA- "Bastava poco per essere più in alto, in molte gare esterne ci ha detto male e meritavamo di più. Ma vedo un finale di stagione con grandi possibilità, arriveremo a giocarci i playoff con delle chance. Avellino? Il tecnico ci chiede di pensare di essere al Barbera, stiamo preparando la partita proprio così".

FUTURO- "Prima c'è un grande obiettivo da raggiungere e sono concentrato a finire al meglio col Palermo. So che c'è un buon rapporto con il Padova, persino le tifoserie sono gemellate. La città mi ha accolto alla grande, resterei volentieri indipendentemente dalla categoria, qui ci sono tutte le condizioni per puntare in alto. Anche a Padova c'erano grandi pressioni, vincere non è mai facile, a volte ci vuole un pizzico di fortuna oltre al pelo sullo stomaco. Ma la pressione non mi spaventa, anzi". 

GUERRA UCRAINA- "Vivo a Mondello con la mia fidanzata Margherita, e proprio qua vicino c'è stata una manifestazione sotto l'ambasciata russa. I calciatori non stanno in una bolla, proviamo una incredibile tristezza: nel 2022 è inconcepibile parlare di guerra per giunta dopo una pandemia". 

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