Edoardo Soleri, attaccante classe 1997 del Palermo, è intervenuto ai microfoni del canonico format di TRM, 'Siamo Aquile'. Il numero 27 nativo di Roma analizza l'ultima gara dei rosanero, vinta per 3-0 al "Renzo Barbera" contro la Paganese, in cui è andato a segno firmato il secondo gol per la compagine siciliana e il quinto personale in campionato nelle prime quattordici presenze in maglia Palermo. Soleri si sofferma anche su alcune delle precedenti gare dei rosanero, tra cui quelle con Fidelis Andria e Turris. Di seguito le dichiarazioni dell'ex giallorosso:
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Soleri: “Nessuna pressione, conosciamo le nostre qualità. Turris? Mai scesi in campo”
Le dichiarazioni dell'attaccante del Palermo, Edoardo Soleri, sul momento vissuto dalla compagine rosanero
"Paganese? Chiudere la partita è stato importante, così come anche che tutti e tre gli attaccanti abbiano segnato. Sono un centravanti e so cosa significa riuscire a fare gol, sono felice per i miei compagni e per la squadra perché stiamo vivendo un ottimo momento. Noi non sentiamo questa pressione, sappiamo quali sono le nostre qualità. Ci saranno tante partite, ma l'importante è la squadra. non importa il numero di gol singoli fatti, l'importante è che il Palermo vinca. Sicuramente i numeri non sono l'unica cosa che conta".
"Nelle ultime gare è stato rilevante l'atteggiamento, la voglia di vincere messa in campo dalla squadra. Anche una grande cattiveria nei momenti di difficoltà, che ci ha permesso di rimanere uniti e trovare la vittoria come ad Andria. Sono partite che stiamo interpretando bene come atteggiamento di squadra. Quest'anno abbiamo sbagliato solo la partita con la Turris. Tolta quella, non ricordo partite dove abbiamo sbagliato atteggiamento o altro. Dopo quella sconfitta ci siamo messi insieme nello spogliatoio e abbiamo capito la strada che avremmo dovuto intraprendere e che stiamo cercando di percorrere tuttora. La Turris ad oggi è la squadra che gioca meglio, però noi siamo il Palermo e questi cali di concentrazione non possiamo permetterceli".
Soleri ha anche parlato del rapporto tra lui e gli altri attaccanti, oltre all'adattamento di tutta la squadra alla superficie sintetica che attende i rosanero per il match contro il Picerno: "Ci conosciamo sempre meglio, il reparto offensivo era tutto nuovo e per fare bene serviva del tempo. Grazie al lavoro del mister stiamo riuscendo a fare bene settimana dopo settimana. Campo sintetico? Tutti i giocatori vogliono sempre giocare sull'erba, perché il calcio nasce su quello. Il sintetico a volte può anche essere un vantaggio, anche perché molti campi in erba non sono in buone condizioni. Stiamo cercando di abituarci a rimbalzi anomali e alla velocità differente della palla su questa superficie"
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