"Abbiamo alle spalle un anno complicato, i presidenti sono stati degli eroi per aver resistito ad una situazione di questo genere".
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Serie C, Ghirelli: “Mancano gli introiti, presidenti eroi. La mia su Palermo e Catania. I playoff con i tifosi…”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Lega Pro
Parola di Francesco Ghirelli. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente della Lega Pro, rieletto di recente, intervistato ai microfoni del 'Giornale di Sicilia': dalla frattura societaria in quel di Palermo, con l'addio di Tony Di Piazza, all'approdo di Joe Tacopina a Catania. Ma non solo... "Sento una grande responsabilità perché dobbiamo puntare sulla sostenibilità economica, sulla riforma dei campionati e su una formula nuova del torneo di Serie C, oltre che sulla reputazione", sono state le sue parole.
COVID -"Ormai è passato quasi un anno dalla prima partita sospesa in Serie C per la pandemia, da quel momento le fonti principali di finanziamento sono precipitate, ovvero botteghino e sponsor, mentre sono lievitati i costi legati al protocollo sanitario. Ne ho parlato col governo, abbiamo bisogno di ristori, di liquidità e serve che venga ulteriormente prorogato fino a giugno il credito d’imposta. Spero che torneremo a vedere il pubblico, anche perché vorrà dire che il Paese starà meglio. Mi auguro che la curva epidemiologica scenda, poi bisognerà ragionare con l’autorità sanitaria e il governo sulle modalità per riaprire. A quel punto, spero che i play-off siano un’esplosione di pubblico, pur sapendo che non sarà facile riportare la gente allo stadio", sono state le sue parole.
PALERMO -"Come vedo la situazione del club? Lo vedo bene. Il presidente Mirri ha costruito un percorso incredibile, sono onorato che il Palermo sia in Lega Pro. La Serie C non è facile, ma c’è un saggio progetto economico e sportivo. Si vedranno già nelle prossime settimane gli impegni che potranno assumere sia Mirri che Sagramola, perché possano portare un contributo in Lega Pro e anche a livello nazionale. Palermo è una delle città più gloriose del calcio italiano".
CATANIA E TRAPANI -"Il Catania esce da una situazione complicatissima, si era temuto il crac e devo ringraziare le autorità di governo per aver dato una risposta molto forte. È stata una delle condizioni per tenere in vita la società e consegnarla ad un imprenditore havoglia di misurarsi con un percorso al pari della storia del Catania. È un segnale: significa che nel Sud si può investire. Trapani? Da un lato è un dolore terribile per i tifosi, ma è anche il segno di come le regole siano totalmente cambiate e di come funzionino. Chi si approccia al calcio deve sapere che ci sono le regole, senza più drammi come quello del Pro Piacenza", ha concluso.
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