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SERIE B

Serie B, Buscaglia: “Al Palermo serve una scintilla. Corini? Se perde a Parma…”

Palermo
Il noto giornalista sul campionato di Serie B: "È inequivocabile che Parma e Venezia abbiano i numeri per andare in A".
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"Siamo in una zona di campionato in cui i valori di classifica sono credibili. È inequivocabile che Parma e Venezia abbiano i numeri per andare in Serie A. Sono le due squadre più continue e forti. Però alle loro spalle ci sono squadre strutturate, quindi attenzione alle leggi non scritte della Serie B". Lo ha detto Ricky Buscaglia, intervistato ai microfoni di "PianetaSerieB". Il giornalista e telecronista DAZN ha detto la sua sul campionato di Serie B e sulle prestazioni offerte fin qui anche dalla squadra di Eugenio Corini.

PARMA E VENEZIA - "Il girone d’andata è una cosa, quello di ritorno è un’altra. Soprattutto con il mercato di gennaio, che può consentire svolte clamorose alla categoria, vedasi il Venezia della scorsa stagione. La B è uno dei tornei più imprevedibili d’Italia. Parma e Venezia hanno un progetto che parte da lontano. Il segreto del Venezia si chiama Vanoli, poi aver trattenuto Pohjanpalo è stato fondamentale. Il Parma sta aggiungendo muscoli e 'sciabole' per usare una metafora. Se il Parma riesce a vincere le partite sporche, può tenere questo ritmo", le sue parole.

SUL CATANZARO -"Il Catanzaro è la vera sorpresa, già lo scorso anno aveva una squadra da Serie B. Il Catanzaro è una squadra divertente, anche da commentare. È una squadra ben pensata, che può fare un campionato senza pressioni. Se il Catanzaro non va in A non c’è nessun problema. Questa è un’arma in loro favore: sono belli da vedere, ben allenati ed estremamente pericolosi anche perché leggeri di testa. Io non credo che possano andare dritta in Serie A, ma il Catanzaro ai playoff ci va. Sarà la classica 'scheggia impazzita', eliminarli sarà un problema per tutti. Se il Catanzaro dovesse andare per via diretta in A, sarebbe davvero sorprendente. Ma ai playoff, il Catanzaro sarà la classica formazione che nessuno vorrà incontrare sulla gara secca. Ha solidità mentale, vince più di quanto perde da un anno e mezzo: sarà pericolosissima per tutti, dipenderà molto dalla gamba con cui arriverà ai playoff. Anche se lo vedo grande protagonista".

PALERMO -"Che ci sia uno scollamento tra ambiente e Corini mi sembra evidente. La fiducia verso Corini è andata un po' a picco, è percepibile. A me è sempre piaciuto molto, ma che il Palermo sia in difficoltà è oggettivo. Il segreto è muovere la classifica e fare punti anche nei momenti di calo e questo a Palermo non sta succedendo. Io non so se sia giusto o sbagliato tenere Corini, non mi prendo questa quota di responsabilità. Ma penso che se il Palermo perderà a Parma, qualcosa succederà. Secondo me al Palermo basta una scintilla per riaccendersi. Se vince lo scontro diretto con il Parma riparte robusto, è una squadra che ha giocatori che sanno perfettamente come si va in Serie A. Secondo me Parma-Palermo è una partita-chiave per i rosanero e per Corini, è doveroso dirlo. Tra qualche mese può essere in posizioni di classifica molto più alte".

SULLA SAMP - "Tutte le suadre retrocesse devono inevitabilmente superare un periodo di adattamento. Arrivano con le scorie della retrocessone, con l’umore sotto i tacchi e devono riambientarsi. La B è un campionato molto diverso dalla Serie A. C’è un abisso, un modo differente di stare in campo, di interpretare e di vivere il terreno di gioco. In B devi prima arrivare sul pallone e poi giocarlo: è la regola. Sono tre storie diverse, Cremonese, Samp e Spezia. La Samp ha rischiato di non iscriversi. Avere l’aspettativa di una squadra che solo per il nome deve lottare per la A è un po’ alta. Dobbiamo essere realisti e capire che la Samp ha rischiato di sparire. Una volta salvata, bisogna capire come rimettersi in pista. C’è un progetto di un certo tipo, giovani intriganti e giocatori esperti che si sono calati nella parte. La risalita è cominciata, io non penso che terminerà. La Samp risalirà in campionato e potrà candidarsi a qualcosa di piu elevato di una semplice salvezza, ma non dimentichiamo che a giugno la Samp era più fuori che dentro".

CREMONESE E SPEZIA -"La Cremonese ha avuto un rimbalzo rispetto alle altre anche perché dalla B è mancata solo un anno. Tutto sommato si è rimessa in ritmo, poi con Coda è cambiato tutto. È un giocatore che 'indossa' la categoria alla perfezione. Poi occhio allo Spezia: contro il Parma è stato bene in campo. Lo Spezia deve coinvolgere giocatori, capire cosa fare a gennaio. Come ha detto D’Angelo, capire chi se la sente e chi no e ripartire. Ma la B è sempre stata così per le neo retrocesse: arrivando dalla Serie A, sei lo scalpo eccellente, gli avversari danno il triplo solo perché stanno in campo contro di te. Poi c’è un periodo di riadattamento. Capire la lunghezza di quest’ultimo, fa capire se un campionato sarà più o meno tranquillo. Ma la B può cambiare già da qui a gennaio, poi ci sarà anche il mercato: la classifica è corta. Il Lecco determina la linea playout. Il Cosenza è nono a tre punti e ora ci sono tutti scontri diretti. È lunghissima".

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