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Segre: “Tre gol? Spero di farne altri. Racconto le mie esperienze con Milan e Torino”

Palermo
Così si è espresso il centrocampista ex Torino e Milan, oggi al Palermo

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Parola a Jacopo Segre, uno dei leader della zona nevralgica della formazione rosanero. Ai microfoni di “GOALItalia” nel corso del format di approfondimento calcistico “B Italian”, il centrocampista del Palermo si racconta giunto a poco più della metà della sua prima stagione in rosanero sotto la guida del tecnico Eugenio Corini. Queste le sue dichiarazioni nel corso della web intervista:

"Sono soddisfatto di questa prima parte di stagione. Questa è una città bellissima, mi hanno accolto tutti benissimo e mi sembra di ripagare la fiducia sul campo. Adesso stiamo facendo un filotto di partite importanti che in un campionato così difficile può essere importante. Ogni partita ha delle insidie, sono contento. Adesso parte il girone di ritorno che è un altro campionato. Giovani in Serie A? Nel campionato di A si vedono giovani che sono partiti dalla C. Dipende dagli allenatori che possono dare o meno fiducia per esordire. Sta poi al giocatore fare bene o far male, io penso che se un giovane è forte può giocare ad alti livelli. Se mi è dispiaciuto non avere occasioni al Torino a grandi livelli? Al Milan ho fatto il settore giovanile, al Toro con Giampaolo ho avuto la possibilità di fare dieci presenze. Dopo la partita contro lo Spezia è stato esonerato ed è arrivato Nicola. Ci sono allenatori a cui piace un giocatore e ci sono state scelte diverse e io sono ripartito dalla Spal. In quelle presenze lì a me era sembrato di aver dimostrato il mio valore".

Sull'aspetto tattico: "Ruolo di mezzala? Questo è il mio ruolo. Lo scorso anno ho giocato a due come mediano. Nel mio bagaglio ho messo altre caratteristiche e mi sono arricchito. Quest'anno posso esprimere al massimo le mie qualità. Ho già fatto tre gol, spero di farne altri nel girone di ritorno. Esperienza più formativa fino ad ora? Non ricordo una precisa, io sono orgoglioso di quello che sto facendo e sono contento perché sono partito dal basso. Ho fatto una gavetta che penso sia necessaria per ogni ragazzo, dalla Primavera al calcio dei grandi ci sono tanti passi in avanti e se non sei pronto anche a livello mentale fai fatica. Bisogna avere oltre alle qualità anche delle caratteristiche di testa ben precise. In questo momento la forza mentale risalta tanto nei giocatori. Chiaramente ricordo con gioia la possibilità che ho avuto di esordire in A, io sono contento di quello che sto facendo".

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