Intermedio rapido, dotato di dinamismo, forza fisica ed ottimi tempi di inserimento in fase offensiva, Jacopo Segre, sembra aver acquisito ormai una centralità nello scacchiere tattico di Eugenio Corini. Diciannove presenze stagionali, di cui diciotto di fila dal primo minuto. Tre gol al suo attivo, il primo all'esordio in maglia rosanero nel ko del "Barbera" contro l'Ascoli, sempre al tra le mura amiche la sua seconda realizzazione stagionale con il Cagliari, per poi ripetersi nella sfida esterna del "Rigamonti" contro il Brescia, tutte marcature che certificano la considerazione di cui gode il centrocampista piemontese. Segre, pur non rubando l’occhio si rende utile attraverso un lavoro sporco, fatto di rottura delle trame di gioco avversarie e movimenti funzionali alle esigenze offensive della compagine rosanero. Intervenuto nel corso della puntata d'esordio del format di approfondimento calcistico "B Italian" in onda sul canale Twitch di Goal Italia, il centrocampista classe 1997 ha raccontato la sua esperienza con la maglia del Palermo FC targato City Football Group.
Palermo FC
Segre: “Primo gol col Palermo? Dico tutto. Barbera caldo, con questa società sogno…”
"Se mi sarebbe piaciuta un'esperienza estera? Sono scelte che sia a livello di giocatore che a livello di esperienza di vita possono far piacere a un ragazzo. Andare all'estero a diciotto anni è difficile. Non saprei, io non ho mai avuto questa possibilità ma a volte può essere forzato andare all'estero a diciotto anni perché magari non sei ancora pronto. Sono contento di stare in Italia, specialmente a Mondello dove si sta molto bene (ride ndr). Gol all'esordio contro l'Ascoli? Ero carico a mille, la notte prima ero in ritiro e pensavo che il mio sogno sarebbe stato esordire con gol. Sono riuscito a segnare ed ero carico. Ho percepito lo stesse emozioni del Barbera, forse per la mia prima volta ho visto un pubblico così caldo. Mio sogno? Arrivare in alto con questa società che se lo merita. Tutto il popolo palermitano si merita di andare il più in alto possibile. Bisogna sognare in grande, mi auguro il meglio per questa maglia".
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