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Ritiro Palermo: sei mesi di stop possono fare la differenza sul campo? La parola ai preparatori atletici

Una preparazione precampionato, anche per il Palermo, diversa rispetto agli altri anni

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Il lavoro atletico del nuovo Palermo in ritiro dopo sei mesi di stop.

Il lungo periodo di inattività, causa lockdown da Covid-19, costringe adesso i calciatori, non solo del Palermo, a faticare di più durante la preparazione precampionato. Al netto delle contingenze particolari,  durante il ritiro estivo non possono mancare ripetute, andature e lavoro atletico, mister Roberto Boscaglia e la sua squadra lo sanno bene. Nel corso del periodo di isolamento forzato, giocatori hanno comunque portato avanti un lavoro individuale personalizzato suggeritogli dallo staff di preparatori. Chiaramente, per quanto utile, non può essere  paragonabile ad un percorso di allenamento fatto sul campo insieme al resto del gruppo sotto la guida rigida, in questo caso, del tecnico gelese.

Alla base di tutto c’è la valutazione della condizione di ogni calciatore per programmare i carichi di lavoro e non sovraccaricare troppo chi in questo momento sopporta meno determinate esercitazioni come è capitato in un paio di sedute con il capitano Santana. Qualcuno è stato costretto a fermarsi come Pelagotti, Doda e Peretti...” si legge sull’edizione odierna de La Repubblica. Questo ha indotto l’allenatore e tutto lo staff tecnico a livellare il lavoro in modo ponderato, variandolo dal primo all’ultimo giorno della preparazione prima dell’inizio del campionato di Serie C, torneo che si preannuncia ricco di insidie.

«Sin dal primo impattoabbiamo notato che quello rosanero è un gruppo determinato, unito e con tanta voglia di fare bene. La nostra metodologia è basata molto sulla cura dei particolari, cerchiamo la collaborazione fra staff e giocatori per provare a tirare fuori il massimo e ogni energia non solo dai calciatori stessi ma anche dallo staff per proporre il miglior lavoro possibile», ha detto il vice di Boscaglia,Giacomo Filippi, si legge ancora.

«Ogni giorno in campo osservo i giocatori e le loro risposte alle esercitazioni in allenamento e mi insegnano sempre qualcosa di nuovo. Giorno dopo giorno è una continua crescita» scrive sul suo profilo Instagram il preparatore atletico Marco Petrucci. «Dopo tanti mesi di inattività, soprattutto nella prima settimana di lavoro, è normale che ci siano stati piccoli contrattempi con qualche giocatore che ha saltato qualche seduta di allenamento, penso che sia fisiologico. Tanti mesi di inattività sono stati un problema, non solo per il Palermo, ma per tutte le squadre. Però abbiamo trovato un gruppo ben disposto al sacrificio, ben concentrato mentalmente, con grande voglia e per questo bisogna dare grande merito a chi mi ha preceduto per il lavoro effettuato. Il nostro metodo non si differenzia molto dagli altri forse è diverso per qualche attrezzo usato, interagiamo molto cercando di lavorare in funzione del progetto tattico del mister. Si cerca di fare un lavoro complementare fra atletica e tattica. Nella prima settimana abbiamo fatto più un lavoro di ripresa perché molti erano fermi da cinque mesi, nella seconda settimana piano piano abbiamo aumentato i carichi. Il nostro obiettivo è arrivare bene alla prima giornata di campionato. Certo sarà sempre un punto interrogativo, ma siamo consapevoli che stiamo facendo un ottimo lavoro», aggiunge Marco Nastasi.