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Reggina, Taibi su Catania-Palermo: “Ero al Cibali, ho goduto due volte. E tra i rosanero c’è un giocatorino…”

Reggina, Taibi su Catania-Palermo: “Ero al Cibali, ho goduto due volte. E tra i rosanero c’è un giocatorino…”

Le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo della Reggina

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"Sono in viaggio per lavoro, per incontri proiettati al futuro del nostro club, anche se sul campo penso al presente. Salviamoci e poi vediamo".

Parola di Massimo Taibi. Sono diversi i temi trattati dal direttore sportivo della Reggina, intervenuto ai canali ufficiali del club calabrese: dalla scelta di rescindere il contratto di Kyle Lafferty dopo appena sei mesi dal suo approdo in amaranto, al derby di Sicilia andato in scena mercoledì sera allo Stadio "Angelo Massimino". Taibi, originario di Palermo, ha assistito alla sfida tra il Catania e gli uomini di Giacomo Filippi, che ha visto trionfare proprio la compagine rosanero grazie alla perla balistica di Mario Alberto Santana. Era lì con Matteo Patti, catanese e suo collaboratore alla Reggina.

"Eravamo allo stadio, al Cibali. Ho goduto due volte. Distruggere Patti a casa sua... Ho guardato la partita anche con un occhio da addetto ai lavori. Nel Palermo c'è un giocatorino interessante. Giocatorino perché è molto giovane. Basta guardare in attacco per capire, ma non posso dare altri indizi", ha rivelato l'esperto dirigente. Tutto lascia presupporre che Taibi si riferisca a Lorenzo Lucca, protagonista di un'ottima prestazione e autore fin qui di dieci reti.

LAFFERTY -"Mercato di gennaio? Io mi confronto sempre col mister. A luglio ho commesso alcuni errori, come ne commetterò altri. L’importante è cercare di riparare come fatto a gennaio e fare le cose con la consapevolezza di far bene. Poi ovviamente sono sempre i risultati a parlare. Il mio sogno è costruire una squadra come l’Empoli. E’ un mix di giovani ed esperti che danno soddisfazione a vederli giocare. Lafferty? Ero convintissimo che fosse un calciatore di categoria superiore, pensavo questo quando l’ho preso. In B quando fai la squadra devi avere anche la fortuna che il calciatore impatti bene, per lui non è stato così", ha concluso.

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