mediagol palermo Reggiana, Amadei: “I rosa sono i favoriti per il campionato, spero che Bardi ci regali 2 papere”

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Reggiana, Amadei: “I rosa sono i favoriti per il campionato, spero che Bardi ci regali 2 papere”

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Il presidente della Reggiana ha rilasciato qualche dichiarazione riguardante al match in programma domani
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Romano Amadei, presidente della Reggiana, ha rilasciato un'intervista al Resto del Carlino, soffermandosi anche al match in programma domani sera, tra i suoi granata ed il Palermo:

Patron Amadei, ormai ci siamo: inizia il campionato. Previsioni?

«Mah, qui da me è nuvoloso. Però rispetto agli ultimi giorni il tempo sta migliorando…».

Allora speriamo che a Palermo splenda il sole per la Reggiana…

«Battute a parte, la speranza – anzi l’augurio – è che non si perda. Loro giocano per vincere il campionato e sono favoriti. O meglio, favoritissimi. Però chissà, magari è meglio incontrarli adesso che più avanti. Ad agosto, sapete com’è, è tutto un chiacchierare… Ma conta il campo».

Ecco, guardando al campo, a difendere la porta dei rosanero ci sarà Bardi. Le fa effetto non vederlo in granata?

«Speriamo che faccia una ‘gatta’… (risatina delle sue, ndr). Scherzo, gli voglio bene e da noi ha fatto due grandi campionati. Ma ora è un avversario. Quindi rettifico: ci regali due ‘papere’…».

La Reggiana invece si affida a Motta. Giovane, ma promettente.

«Sì, lui mi piace. È un bel portierino, ha fatto buone prestazioni nelle amichevoli. Certo, in Coppa a Empoli ha preso un gol un po’ così… Diciamo che ha peccato di inesperienza. La colpa però non è mica solo sua, anzi. Abbiamo sbagliato praticamente tutti i rigori. Neppure io ne avrei falliti così tanti…».

Da ragazzo, quando giocava, li tirava?

«Mi è capitato nei vari tornei di paese… Avevo un metodo infallibile: tiravo dove il portiere non si buttava, studiando i rigori prima del mio. Però come giocatore valevo poco eh…».

Meglio come patron allora. Anche perché con saggezza sa riconoscere gli errori. L’anno scorso a fine campionato disse di doversi ricredere su Dionigi: lei non era tanto d’accordo sull’esonero di Viali, tanto che non si presentò al mister attuale, al quale poi ha fatto tanti complimenti. Avete avuto modo di conoscervi meglio?

«Sì, ci siamo conosciuti meglio e apprezzati molto. Se l’abbiamo confermato, al di là della salvezza raggiunta, è anche perché c’è stima reciproca tra lui e la società».

Al Carlino a metà della scorsa stagione annunciò la messa in vendita della società. E invece rieccola ancora al comando…

«Come ho sempre detto, non sono eterno e purtroppo neppure immortale. Quindi devo prepararmi a lasciare tutto, prima che sia troppo tardi. Vorrei cedere la Reggiana a qualcuno di cui i tifosi possano fidarsi. E soprattutto che non pensi di guadagnarci, ma di fare qualcosa di buono per la comunità».

E questo qualcuno non è (ancora) arrivato…

«Abbiamo avuto trattative con due gruppi in particolare. Dicevano di avere i soldi, ce li hanno anche fatti vedere sulla carta, ma poi bisogna tirarli fuori e metterli sul tavolo senza cambiare idea o le carte in gioco. È andata così, quindi andiamo avanti noi. Poi vedremo cosa succederà e se si farà avanti qualcuno anche a stagione in corso».

Guardiamo al presente ora. Andrà al “Barbera” a vedere la partita?

«Se fossi sicuro di una vittoria, andrei. Ma purtroppo non ce l’ho. Battute a parte, è un po’ lontano per me e starò a casa a guardarla in tv. E poi in Sicilia, a Trapani, ho fatto il servizio militare. Meglio non andare, che sennò magari mi cattura l’Esercito…».

Non le chiedo un pronostico perché non lo farà. Ma un auspicio per il campionato?

«Voliamo bassi, l’obiettivo è mantenere la categoria. Ecco, magari soffrendo un po’ meno dell’anno scorso. Sarebbe già sufficiente questo…».