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LE DICHIARAZIONI

Perinetti: “Palermo in mani salde, il City punterà alla A. Quel derby col Catania…”

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Le dichiarazioni rilasciate dal ds del Brescia in vista del match col Palermo

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"Quello del City è un progetto intrigante, ma è un anno di studio per conoscere il contesto e tentare il salto di categoria l’anno prossimo. Con Corini il Palermo è in mani sicure". Lo ha detto Giorgio Perinetti, intervistato ai microfoni de "La Repubblica" in vista di Brescia-Palermo, sfida in programma lunedì 26 dicembre alle ore 12:30 allo Stadio "Mario Rigamonti". Non una partita come le altre per il direttore sportivo originario di Roma, dirigente rosanero tra il 1993 e il 1995, nell'era Sensi (2000-2002) e nell’anno dell’ultima promozione in Serie A con Maurizio Zamparini (2013-2014).

"Con il Palermo ha vissuto i momenti più intensi. Il ricordo più bello? Il derby vinto con il Catania per 5-1. Con il Palermo ho vinto tre campionati con presidenti passionali: la sicilianità di Polizzi e Ferrara, la managerialità di Franco Sensi e l’entusiasmo di Maurizio Zamparini. Ma era un altro calcio. Quello di oggi, è più razionale, freddo, programmato, di business, forse meno accettato dalla tifoseria, ma non per questo meno importante. Di sicuro il City avrà grande attenzione e programmazione. Non posso dimenticare la promozione in B del 2001, quando arrivò da Avellino la notizia del rigore sbagliato dal Messina. Minuti tragici, se non sono morto in quegli istanti posso dire di avere superato qualsiasi prova. E poi il derby contro il Catania di Gaucci. Venivano da un momento non esaltante, ma quella sera il 5-1 con La Grotteria e Cappioli riuscì a dare sicurezza e fiducia", ha ricordato Perinetti.

BRESCIA-PALERMO -"Le due squadre ci arrivano con un percorso diverso: noi eravamo partiti molto bene e ci siamo persi un po’ e adesso con Aglietti speriamo che la cura funzioni. Il Palermo di Corini invece si sta ritrovando. È una partita tutta da scoprire, difficile fare un pronostico. La mia famiglia materna è bresciana, quella che ho creato con il matrimonio è palermitana. È una partita davvero speciale: Palermo, dal punto di vista emotivo, è stata l’esperienza più importante".

SU CORINI -"Corini è un allenatore di esperienza che conosce la categoria. Il Palermo è in mani sicure. Ma ha ereditato una squadra molto coesa e caratterizzata dal forte rapporto con Baldini, il segreto di un mezzo miracolo, perché il Palermo non era la squadra favorita ai play-off della scorsa stagione. Corini ha dovuto lavorare su questo, ha dovuto far fronte a nuove caratteristiche con l’arrivo di innesti di qualità e ha avuto bisogno del suo tempo. Adesso le cose si stiano indirizzando per il verso giusto".

CITY GROUP - "È una proprietà solidissima che darà tanto al Palermo, che quest’anno ha la necessità di stabilizzarsi, perché non si costruisce tutto in un giorno. Sarà un anno di studio, per conoscere

l’ambiente e il contesto e capire come muoversi e quali figure possono reggere la società. Poi si potrà dare via a un progetto intrigante. Il mercato? Credo che ci sarà qualche ritocco, ma non stravolgeranno la squadra. Per il City è un anno di ambientamento per poi organizzarsi l’anno prossimo e puntare alla categoria superiore", ha concluso il ds del Brescia.

 

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