Lorenzo Lucca prosegue il proprio momento d'oro che lo vede segnare a ripetizione con la maglia del Pisa in B. L'ex attaccante del Palermo è anche finito in U21 dove ha già collezionato tre presenze e una rete, prossimo step quello di indossare la maglia della Nazionale maggiore guidata da Roberto Mancini. Sul possente centravanti classe '00 nativo di Moncalieri ha riposto subito la propria fiducia, Rosario Pergolizzi, che nell'annata di Serie D puntò forte sul giovane talento proveniente dal Torino. In merito all'exploit di Lucca si è espresso proprio l'allenatore palermitano che, nel corso dell'intervista concessa a qds.it., ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
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Pergolizzi su Lucca: “Può ambire a un top club, ricordo quando lo feci esordire”
L'ex allenatore del Palermo nella stagione 2019/20 si è soffermato sull'exploit di Lorenzo Lucca
"I meriti vanno alla dirigenza rosanero. Io lo conoscevo dalla Primavera del Torino, ma la bravura è stata della società. Io sono stato un allenatore coraggioso a metterlo in campo in un campionato difficile, dove non potevamo permetterci neanche di pareggiare una partita. Mi sono preso il rischio, davanti a 20.000 persone, di farlo entrare insieme a Silipo al posto di giocatori che stavano facendo bene come Sforzini e Felici. E da subentrati fecero tutti e due gol. La società successivamente è riuscita a dare continuità al lavoro precedente e a valorizzarlo in Serie C. Ora i risultati sono evidenti. È un ragazzo che negli anni precedenti aveva sempre giocato poco. La sua difficoltà a Torino e Vicenza probabilmente era a livello mentale, un aspetto su cui ancora deve lavorare per arrivare in alto. Sotto il profilo tecnico e tattico non ha nulla da invidiare a nessuno. Con il tempo ha trovato una condizione migliore e, complice la fiducia della società e dell’allenatore, si è sbloccato. Adesso può ambire a palcoscenici importanti. È un giocatore diverso dagli altri. Un paragone può essere fatto con Scamacca, ma Lucca ha potenzialità tecniche migliori. È alto più di due metri, ma è veloce e fisico. Un unico elemento su cui deve migliorare è il colpo di testa. A fare la differenza è però l’aspetto caratteriale: non ha paura di niente. In Serie A, togliendo Scamacca, oggi manca un attaccante con queste caratteristiche. È per questo motivo che può ambire a squadre di prima fascia come Inter, Juventus e Milan".
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