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Pepito Day, Sirigu: “Al Palermo servirebbe un po’ di fortuna. Fiorentina? Sono ancora affezionato”
Salvatore Sirigu, ex portiere della Fiorentina e attualmente in forza al Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti, tra cui Tuttomercatoweb, al termine dell’amichevole giocata al Franchi in occasione del Pepito Day.
Il portiere rosanero si è espresso sull'evento del Franchi: "Oggi è stato bellissimo… L'ultima volta ci avevo lasciato un tendine qui, quindi tornare e uscirne sano è una piccola vittoria. Sono contento, sono affezionato a Firenze e alla squadra, seppur ci sono stato per poco perché era un momento particolare - ha dichiarato Sirigu -. La città e lo stadio ti rimangono dentro, l'ambiente è sempre bello, l'emblema del calcio italiano. Mi ha fatto piacere ritrovare Pepito, ci conosciamo da tanto. Lui è un pezzo di storia del calcio italiano. Purtroppo è stato un po' sfortunato. Quando subisci quegli infortuni non è mai facile, ma guardate cosa lascia nel cuore delle persone, significa che non è solo calcio, ma qualcosa di più, che a volte è più importante."
L'ex viola ha parlato della finale di Conference League persa con la Fiorentina: "Per come si sono perse le ultime due finali, soprattutto la prima… Fu surreale - ha raccontato l'ex viola - quell'anno facemmo anche la finale di Coppa Italia e non ne vincemmo neanche una in maniera immeritata. Credo sia un po' in credito di fortuna, spero che sia la sua competizione quest'anno e che possa andare fino in fondo. Non è mai facile, è difficile ripetersi e arrivare tre volte in finale, posso garantirvelo. Speriamo possano avere quella fortuna che ci è mancata in passato"
Sirigu ha risposto ad una domanda sull'attuale momento dei rosanero: "Un po' di fortuna ci vuole anche al Palermo? Ovviamente si"
Infine il portiere ex Napoli ha detto la sua sulla lotta scudetto in Serie A:"Napoli? Sono lì… C'è un allenatore forte, un gruppo importante, giocatori forti e se la giocheranno. Sarà una bella lotta fino alla fine, non lo so chi la spunterà. Lotta a due? Nel calcio non si sa mai, finché la matematica permette alle squadre di poter arrivare fino in fondo io mi guarderei non solo davanti - ha concluso il portiere del Palermo - ma anche dietro."
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