Ultimo atto del maxi ciclo casalingo figlio dell'emergenza Covid-19.
serie c
Palermo-Viterbese 0-0: rosanero fermi al palo, un sussulto e tanti sbadigli. Commento primo tempo
Palermo macchinoso e sterile che non va oltre il pari al termine del primo tempo
Il Palermo chiude la serie di gare da recuperare sfidando la Viterbese allo stadio "Renzo Barbera" in quello che è di fatto il quinto match consecutivo disputato tra le mura amiche. Boscaglia vara una formazione piuttosto audace, regalando un paio di interessanti novità nell'undici titolare.
Il 4-2-3-1 coniato nella fattispecie dal tecnico rosanero è così composto: Pelagotti tra i pali, Almici e Crivello esterni bassi con Marconi ed Accardi tandem di centrali difensivi. Odjer-Broh coppia di interni in mediana, tridente dalla spiccata vocazione offensiva, con Silipo e Kanoute estremi e Rauti trequartista centrale, a supporto di Saraniti.
Pronti via, Silipo calibra una parabola velenosa con il sinistro su palla inattiva e timbra il palo firmando la prima grande chance della gara. Il Palermo cerca di prendere in mano subito il pallino del gioco, la spinta propulsiva di Almici sul binario destro resta un'opzione preponderante in chiave offensiva, l'ex Hellas Verona forma un tandem inedito con Silipo schierato sulla corsia opposta al piede forte. Il gioiello scuola Roma taglia dentro e prova ad imbucare in area con il mancino ma i centrali laziali leggono ogni traiettoria e fagocitano ogni pallone che transita dalle loro parti. La Viterbese difende con ordine e resta molto corta e compatta tra le linee, tuttavia la squadra ospite cerca di non schiacciarsi troppo e di riproporsi nella metà campo rosanero quando possibile.
Kanoute, schierato insolitamente a sinistra, perde spesso un tempo di gioco e non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Il Palermo denota una marcata supremazia territoriale ma non riesce a creare pericoli sostanziali, Il tandem di interni inventa davvero poco in mezzo al campo, Rauti non si accende, così come i colleghi del tridente, Saraniti finisce sempre per restare isolato e stretto nella morsa della retroguardia ospite. Un opaco primo tempo si chiude a reti bianche.
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