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Palermo-Virtus Entella, verso il match di ritorno del Barbera: Baldini alla vigilia

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Le dichiarazioni del tecnico del Palermo, Silvio Baldini, alla vigilia della sfida di ritorno contro la Virtus Entella, valida per il secondo turno Nazionale dei playoff di Serie C 2021-2022

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Sarà un Barbera da record anche per il match di ritorno del secondo turno Nazionale dei playoff di Serie C 2021-2022, che il Palermo guidato da Silvio Baldini si appresta a disputare contro la Virtus Entella di gennaro Volpe. Dopo il successo del "Comunale" di Chiavari, nella gara d'andata contro la formazione ligure, la compagine siciliana si prerara alla sfida casalinga in programma questa sera allo Stadio "Renzo Barbera", davanti ad un "Barbera" sold out. Saranno infatti circa 32.000 i sostenitori rosanero presenti sugli spalti dell'impianto di viale del Fante, pronto ad incitare la formazione di capitan De Rose e compagni, verso il possibile approdo alle Final Four dei playoff promozione di Serie C. Proprio alla vigilia della gara contro la squadra biancoceleste, il tecnico del PalermoSilvio Baldini, ha presentato la sfida contro la formazione di Volpe.

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QUESTIONE DI FEDE - "Accardi è recuperato però fa sempre un lavoro differenziato, deve cercare di recuperare da questo problema. Una serie di terapie lo costringono ad allenarsi a parte, ma se ci fosse bisogno Accardi potrebbe scendere in campo. E' fondamentale la spinta dei tifosi. Io non sono superstizioso e devo avere il coraggio di dire certe cose, io sento che vinceremo i playoff. Domani sera è una partita difficile, dobbiamo pensare di aver perso a Chiavari. Le persone di fede non perdono mai perché dentro di loro sanno che alla fine saranno premiate, se questo non accade vuol dire che non eri ancora pronto. Credo che il Palermo sia pronto per andare in Serie B. Sono due squadre forti Entella e Triestina. La squadra di Bucchi ci faceva soffrire, anche l'Entella non è da prendere sotto gamba. Abbiamo lavorato sugli aspetti che martedì potevano farci male. Poi ci siamo noi che abbiamo voglia di passare il turno e di dare soddisfazione alla nostra gente".

BARBERA SOLD OUT -"Esperienza sold out contro la Triestina? Il vantaggio è che già abbiamo provato l'emozione del Barbera pieno. Dobbiamo fare le stesse cose di Chiavari e con il pubblico dalla nostra parte dovremo dare ancora più spessore alla nostra prestazione. Ci auguriamo in tutti i modi che la squadra possa domani sera dare delle soddisfazioni anche dal punto di vista del gioco ai nostri tifosi. Contro la Triestina abbiamo sofferto ma siamo passati, domani sera speriamo di riuscire a far meglio. Sia la Triestina che l'Entella hanno giocatori di livello, noi dobbiamo essere concentrati e pensare che all'andata abbiamo perso e non vinto. L'altra sera Valente aveva un problema familiare con la bambina ricoverata in ospedale, lui è stato bravo a concentrarsi. Non è stato quello della gara di Trieste ma anche in quelle condizioni il suo apporto è fondamentale. Non c'è più tempo per provare, bisogna soffrire e lottare. Quando ci saranno condizioni tali come accaduto ad Accardi chi è in quel ruolo giocherà, come è già successo a Buttaro".

APPROCCIO E SCELTE - "Tre gol subiti da palla inattiva ai playoff? Bisogna fare più attenzione nelle palle inattive, bisogna stare attenti e posizionarsi bene con il corpo. Abbiamo cercato di esaminare gli errori, ci abbiamo lavorato e ci lavoreremo anche oggi. Non è casualità, ma combinazione. Può esser casuale che uno scivola, ma se tu non lo analizzi professionalmente vuol dire che non ami il tuo lavoro e che lo fai in modo superficiale. Ogni gol subito nasce per merito dell'avversario ma anche perché a volte non c'è la giusta attenzione nel fare certe cose. Ballottaggio Odjer-Damiani? Io faccio decidere il campo e in base a quello che vedo, sono sicuro di non sbagliare. De Rose sicuro dal 1' minuto, gli altri due in base all'allenamento e in base all'andata cercherò di scegliere. Stanno bene entrambi, la gara è lunga e ci sarà bisogno comunque anche di chi non partirà titolare".

LA GESTIONE DEL GRUPPO - "I giocatori sono tutti impegnati, si danno tutti da fare e nessuno si tira indietro. Se c'è bisogno posso contare su chiunque. La gara è fatta di certi equilibri, siamo a un mini torneo e il valore del risultato è troppo importante. Diventa difficile cambiare, faccio le cose semplici. Poi se uno non è in grado di andare avanti viene sostituito da un altro che farà bene. Barbera pieno? Regalo troppo grande. La gente ti apprezza per quello che sei, non fare il lecchino è quello che più apprezzano i palermitani. L'amore per la maglia rosanero è davvero grande, lo stadio si riempirebbe ugualmente anche se ci fosse un altro allenatore. Sin da bambini il tifo è per il Palermo e magari a tanti tifosi fa piacere vedere che Baldini è un allenatore che vive in mezzo a loro. Non mi interessa quello che pensa Volpe, ognuno può esprimere il proprio parere. Non credo sia utile creare polemiche, dal suo punto di vista è giusto che dica ciò che pensa. Non credo che abbia offeso nessuno dicendo che l'Entella all'andata non avrebbe meritato di perdere".

ATTEGGIAMENTO DA B - "Domani credo che il ghiaccio sia rotto, i ragazzi si devono concentrare sulle cose che portano la partita sul nostro binario. C'è da soffrire, bisogna qualificarci. Il nostro obiettivo è vincere e credo che questo sia l'anno giusto. Cerchiamo di essere sereni, innervosirci non ci aiuta. Dobbiamo essere feroci, perché sappiamo che 30 mila persone ci spingono e vogliamo dargli soddisfazioni. Reggiana-Feralpisalò? Chiunque passerà il turno se lo merita. Il fatto di avere un giorno in più di riposo è un fattore che può incidere ma è normale che sia così perché poi si gioca Sassuolo-Milan a Reggio Emilia. Chiunque capita dobbiamo essere noi a fare la differenza, se io pensassi che una è meglio dell'altra io avrei già perso. Noi siamo in grado di affrontare qualsiasi avversario con le nostre armi. O l'una o l'altra squadra non mi interessa. Vivo il Barbera pieno come fossi un tifoso. Mi sento elettrico e sente quest'energia e questa voglia di fare. Io sento la partita come un tifoso ma non lo sono e devo mantenere una certa lucidità per aiutare i miei giocatori. Devo rimanere lucido per sbagliare il meno possibile e infatti i miei dirigenti mi dicono il calcio è una cosa semplice per persone intelligenti. Per esserlo bisogna essere lucidi e attenti. Bisogna cercare di portare in campo le stesse emozioni dell'andata in maniera di essere già pronto a quello che accadrà".