PALERMO E INZAGHI

Palermo, verso l’era Inzaghi: summit col Pisa e carta Vignato aspettando SuperPippo

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Palermo e Inzaghi fremono in attesa di ratificare un matrimonio professionale fortemente e reciprocamente voluto. Ok tra club rosa e Pisa, entourage di SuperPippo e dirigenza toscana lavorano alla risoluzione del contratto. La chiave Vignato...

di Leandro Ficarra

UN PASSO DAL TRAGUARDO -Stretta finale, matrimonio professionale prossimo ad essere celebrato. Palermo FC e Filippo Inzaghi vicinissimi. Ormai virtualmente congiunti, salvo improbabilissimi colpi di scena. Sublimazione di un feeling pregresso, reciprocamente alimentato, mai celato da quando SuperPippo ha intrapreso il suo percorso da allenatore. Destini che si incrociano e si sfiorano, almeno un paio di volte nell'era targata CFG nel capoluogo siciliano. Flirt e reciproci intenti rimasti tali. Implosi sull'altare di contingenze, rispettivi momenti storici, valutazioni non sempre ispirate. Oggi la fumata bianca è imminente.

Alchimista oculato e gladiatorio condottiero di un Pisa straordinario protagonista nel campionato di Serie B. SuperPippo ha coniato un capolavoro trasversale. Tattico, atletico e motivazionale. Caratterizzando una squadra in grado di trasporre sul rettangolo verde equilibrio, pragmatismo, insaziabile ferocia. Applicazione maniacale nello svolgimento delle due fasi, coesione granitica tra i reparti, ritmo ed intensità non comuni rispetto agli standard delle contendenti. Promozione diretta e valorizzazione di una rosa allestita con visione, lungimiranza ed oculatezza, in chiave presente e prospettiva futura, dalla dirigenza del club nerazzurro.

Come già approfondito, Inzaghi ed il Pisa si separano semplicemente per un'acclarata divergenza di visione sulle modalità di perseguimento dei rispettivi obiettivi. Non certo per una questione di garanzie tecniche, investimenti adeguati e livello di competitività in massima serie. Fattori che un club dal management qualificato e della solidità economica del Pisa sa bene di dover perpetrare per centrare l'obiettivo salvezza. Vedute e momenti storici diversi, un fisiologico bivio in cui ognuna delle parti sente di dover imboccare strade diverse. Lo si può fare con toni e mood concilianti, senza sterili riverberi di astio né particolari rimpianti. Specie quando si è condiviso un traguardo storico e di prestigio, il ritorno del Pisa in Serie A dopo trentaquattro anni, al culmine di una cavalcata trionfale intrisa di emozioni, perseveranza e sacrifici.

LA VOGLIA MATTA DI SUPERPIPPO - La strada di SuperPippoporta dritta al Renzo Barbera. Teatro dei sogni del tifo rosanero, tempio calcistico in cui l'ex bomber di Juventus, Milan e Nazionale azzurra, Campione del Mondo con l'Italia di Lippi a Germania 2006, proverà a gettare le basi per riportare il Palermo nella categoria che gli compete. Ribalta legittima per storia, tradizione, blasone calcistico. Calore della piazza e passione del pubblico. L'appeal esercitato dalla prospettiva di aprire un ciclo vincente con il club rosanero, parte integrante di una delle holding più prestigiose e facoltose del globo calcistico, ha certamente avuto un peso specifico determinante nella decisione del tecnico piacentino. Entusiasmo talmente contagioso da rappresentare un plus decisivo, unitamente al background vincente in B, agli occhi di management e proprietà del club rosanero.

Inzaghi ha, nel giro di un mese, ribaltato le gerarchie dei profili in seno al casting varato dal CFG per il dopo Dionisi. Prevalendo di slancio su profili di alto lignaggio come Giovanni Stroppa e Fabio Pecchia, vincendo la concorrenza di un outsider rampante e referenziato come Alberto Gilardino. Iniziale impasse nerazzurro dopo aver appreso la decisione del classe 1974. Il Pisa lavora alacremente con l'entourage di Superpippo alla risoluzione consensuale del contratto con scadenza 2027. Appendice stagionale del biennale sottoscritto da Inzaghi nell'estate del 2024, opzione figlia della recente promozione in Serie A dei nerazzurri. La voglia reciproca di trovare un ragionevole punto di convergenza che preluda ad una separazione indolore. Al netto della sussistenza di una clausola rescissoria, unilaterale, contigua all'accordo.

LA CHIAVE DI MERCATO - Palermo spettatore discreto ed interessato delle prime interlocuzioni tra le parti la settimana scorsa, divenuto on the road parte interattiva della negoziazione. Paziente e certosina opera diplomatica e di mediazione che ha coinvolto gli stati generali delle rispettive società, con il presidente del Pisa, Giovanni Corrado, e l'Ad e Dg del Palermo, Giovanni Gardini a confronto per sciogliere nodi e riserve residue. La chiave per accelerare il processo di risoluzione del rapporto tra Inzaghi ed il club di Knaster dovrebbe essere una contestuale operazione di mercato tra le due società. Affare che non riguarderebbe uno dei gioielli o dei calciatori centrali nella rosa del Pisa, ma un elemento ad oggi fuori dal progetto tecnico nerazzurro in vista della prossima stagione in Serie A.  Ragion per cui, Davide Vaira e Carlo Osti, direttori sportivi dei due club, lavorano al fine di individuare il profilo idoneo alla causa. I nomi di Calabresi e Beruatto non sembrano essere funzionali alle attuali esigenze del Palermo. Nel ruolo di esterni polivalenti sulle corsie,  il club rosa vorrebbe decisamente alzare l'asticella su entrambi i versanti pur confermando Lund e Pierozzi in organico.  Il talentuoso Arena, tra le opzioni vagliabili in avanti, non rappresenta una priorità.

Di big come il jolly offensivo Matteo Tramoni, il centrale difensivo rumeno Adrian Rus, o il fedelissimo di Inzaghi ed ex rosa Stefano Moreo, se ne potrebbe parlare successivamente al cospetto di un'offerta ritenuta congrua dalla società nerazzurra.

Il profilo che potrebbe mettere tutti d'accordo nell'immediato è quello del duttile trequartista, all'occorrenza attaccante esterno, Emanuel Vignato. Classe 2000 ed ex potenziale enfant prodige del calcio italiano, cresciuto nella cantera del Chievo. Trafile nelle nazionali giovanili azzurre, fino alla selezione Under 21, Vignato ha debuttato in Serie A a soli sedici anni con la maglia dei clivensi. Quasi novanta presenze in massima serie, tra Chievo, Bologna, Empoli e Salernitana. Una sessantina in Serie B, con la squadra veronese ed il Pisa in due differenti tranche. Tecnica di base sopraffina, estro e rapidità, Vignato può essere impiegato da trequartista unico in un 3-4-1-2,  da  elastico tra le linee in un 3-4-2-1 o all'occorrenza da aculeo offensivo in un eventuale tridente. Potrebbe essere proprio il cartellino del classe 2000 dal doppio passaporto, italiano e brasiliano, la chiave del gentleman agreement tra Pisa e Palermo per sbrogliare la matassa Inzaghi e dare il là alla nuova avventura di SuperPipponel capoluogo siciliano.