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PALERMO-VENEZIA

Palermo-Venezia 0-1, rosa caotici e spreconi: blitz lagunare e fischi al Barbera

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Palermo inguardabile nel primo tempo, sprecone nella ripresa: vince il Venezia

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In aggiornamento...

PRIMO TEMPO -Palermo a caccia del riscatto dopo la sconfitta di Cosenza, Venezia alla disperata ricerca di punti e reduce da ben cinque battute d'arresto consecutive. Archiviata la sosta, il torneo cadetto riparte con la quattordicesima giornata chiusa proprio dal match tra rosanero e lagunari. Corini schiera l'undici preventivato alla vigilia, Sala riprende una maglia da titolare sul binario mancino, Bettella rileva lo squalificato Marconi al centro della difesa.

3-5-2 che può declinarsi in 4-3-3 in fase di possesso: Pigliacelli tra i pali, Bettella, Nedelcearu e Mateju trio di centrali difensivi, Sala e Valente esterni a tutta fascia. Di Mariano giostra da seconda punta attorno al terminale offensivo, Brunori. Venezia pericoloso in ripartenza al sesto minuto, Zampano si incunea sulla trequarti palla al piede e assiste Crnigoi, il destro del calciatore lagunare si spegne sul fondo. Broh cincischia inspiegabilmente con la palla al piede sulla trequarti difensiva, Dessmann gli soffia la sfera e calcia secco dai venti metri sfiorando il palo. Palermo farraginoso che fatica a scalfire il dispositivo difensivo veneto, compagine di Vanoli che appare più armoniosa e ficcante nello sviluppo delle sue trame di gioco. Pigliacelli ha il suo da fare per respingere il destro di Andersen. Lagunari che marcano una chiara supremazia territoriale, facendo la gara e creando non pochi impacci alla squadra di Corini, specie quando si distende in ampiezza con Zampano e Candela. Nedelcearu esce bene in chiusura ed ispira una ripartenza che innesca la corsa di Segre, Dessmann lo stende e si becca il cartellino giallo. Il Venezia infierisce sulle  incertezze difensive di un Palermo che fatica leggere giocate e movimenti senza palla degli avversari, Mateju rinvia sui piedi di Crnigoj che impegna Pigliacelli. Forcing insistito dei veneti e Palermo alle corde, cross dalla sinistra per Johnsen che calcia da pochi passi e chiama ancora da una parata decisiva il portiere rosa. Il Palermo arranca e chiude in sofferenza un deludente primo tempo.

SECONDO TEMPO - Ripresa che inizia con un sussulto: Brunori approfitta di un malinteso tra difesa lagunare  e il portiere Joronsen, il bomber si invola e tenta il dribbling ma si infrange sull'uscita dell'estremo difensore ospite. L'arbitro decreta il penalty, ma torna sulla sua decisione dopo il check al Var.  Venezia che sfiora il vantaggio subito dopo, ripartenza fulminea con i rosa lunghi e disarticolati, Johnsen serve Pohjanpalo che calcia sul primo palo trovando ancora la risposta di Pigliacelli. Vanoli richiama in panchina l'ottimo Crnigoj e lancia Cheryshev. Il Venezia passa meritatamente al minuto sessantacinque, Dessmann calcia dal limite e la deviazione di Mateju diventa assist per Pohjampalo che batte Pigliacelli da due passi.  Pochi secondi e il fato concede subito la chance del pari ai rosa: fallo di mano in area su tap-in di Segre e calcio di rigore ineccepibile. Brunori fallisce ancora dal dischetto calciando in bocca a Jorensen, poi si divora da zero metri il gol del pareggio. Jorensen prodigioso poco dopo: Valente pesca l'ottimo taglio di Di Mariano sul secondo palo, destro dell'ex Lecce e prodezza in tuffo del portiere veneto. Corini cerca linfa dalla panchina: dentro Soleri e Floriano. Il tecnico vara un 3-4-2-1 dalla forte connotazione offensiva nell'auspicio di raddrizzare il match. Floriano e Soleri trequartisti alle spalle di Brunori, Di Mariano scala esterno a tutta fascia sulla corsia mancina.  Corini cambia anche il centrocampo alla ricerca di fosforo e qualità negli ultimi dieci minuti: Damiani e Stulac subentrano a Segre e Gomes. Il coraggio viene premiato al minuto ottantadue: Valente rimette in mezzo dalla destra dopo una respinta aerea della difesa lagunare: Nedelcearu schiaccia di testa e trova un salvataggio sulla linea, Bettella scarica in rete tutta la sua rabbia. Dopo la gioia, la doccia fredda. Il Var certifica l'offside di Soleri al momento del cross di Valente, gol del Palermo di conseguenza annullato.   Bettella lascia il campo dopo un duro contrasto aereo, lo rileva Devetak.  Non accade più nulla di rilevante nei sette minuti di recupero, al Barbera passa il Venezia di Vanoli.

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