Una magica bolla di passione ed entusiasmo avvolge il Renzo Barbera in una serata elettrica in cui si intersecano passato, presente e futuro. La cavalcata del Palermo di Silvio Baldini, cinque vittorie consecutive tra regular season e andata del primo turno dei playoff nazionali, la febbrile attesa per il closing, ormai imminente, con il City Football Group che potrebbe schiudere orizzonti fortissimamente rosa.
Il commento
Palermo-Triestina 0-0: rosa in bambola al Barbera, Massolo para un rigore a Procaccio
Rosanero sterili, contratti e confusionari, la Triestina gioca con audacia e personalità, spreca un calcio di rigore con Procaccio e colpisce un palo con Volta
Dopo il blitz al Nereo Rocco griffato Floriano, la compagine rosanero brama per staccare il pass per il secondo turno dei playoff nazionali in uno stadio finalmente gremito, contesto suggestivo e trascinante che riporta alla memoria i fasti della recente storia rosanero. Due cambi per Baldini rispetto alla formazione iniziale schierata nel match di andata. Buttaro e Crivello rilevano nell'undici titolare Accardi e Giron usciti malconci dalla sfida di Trieste. Solito 4-2-3-1 in casa rosa: Massolo tra i pali, Buttaro e Crivello esterni bassi, Lancini e Marconi a comporre il consueto tandem di centrali difensivi. De Rose e Dall'Oglio coppia di interni in zona nevralgica. Floriano, Luperini e Valente tridente a supporto di Brunori. Triestina che prova a giocarsi il tutto per tutto dopo la sconfitta interna dell'andata: dentro Giorico Procaccio De Luca dal primo minuto. L'avvio, dopo un paio di fiammate rosanero, vede una Triestina audace e baldanzosa che manovra con armonia ed incisività creando non pochi imbarazzi ad un Palermo stranamente arruffone e disordinato. Forse il peso specifico della serata e della posta in palio, appesantiscono gambe e testa della formazione siciliana. Troppa foga ed approssimazione in casa rosanero, la squadra di Baldini corre tanto ma si muove male, in modo disarticolato e scomposto, allungandosi e faticando a mantenere distanze e compattezza tra i reparti. Gli alabardati fiutano il disagio psicologico e nervoso degli avversari e spingono forte. La gara è maschia e fioccano i cartellini gialli: Volta e Crimi finiscono sul taccuino del direttore di gara. Marconi la combina grossa al minuto venti: entrata scomposta e fuori tempo su De Luca su un cross proveniente da destra, l'arbitro decreta il calcio di rigore per gli ospiti. De Rose, diffidato, becca un giallo letale in ottica squalifica. Procaccio, ipnotizzato da Massolo e dal Barbera, si fa respingere il tiro dagli undici metri. Sospiro di sollievo in casa rosa e Barbera che esplode di gioia per lo scampato pericolo. Lancini svetta su cross di Valente e sfiora il bersaglio alla destra di Offredi. Il Palermo resta in bambola e rischia ancora grosso, Volta stampa di testa il palo su corner da destra, Massolo si oppone di istinto alla spizzata velenosa di Galazzi. La squadra di Baldini non riesce a trovare tempi, linearità e geometrie, mancano ordine e densità in fase di non possesso, lucidità e precisione nella gestione e nella distribuzione della sfera. Valente suona la carica con uno spunto sul binario mancino, cross e torre di Dall'Oglio per il destro masticato, da ottima posizione, di De Rose. Il Palermo è nervoso e frustrato dall'inerzia della prima frazione: giallo anche per Brunori. Floriano prova a giro dal limite ma Offredi controlla senza patemi. La prima frazione si chiude in parità, con un Palermo in balia dell'avversario ed una Triestina che si morde le mani per le clamorose chances sprecate.
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