"Il derby siciliano della sopravvivenza. Si gioca tra soci, cordate e capitali".
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Palermo, Trapani e Catania: derby siciliano tra soci, cordate e capitali. Le ultime
I giorni caldi delle tre squadre siciliane
Titola così l'edizione odierna de "La Repubblica". Sono giorni caldi per il calcio siciliano. Se a Messina una delle due squadre sarà promossa in Serie C, i tifosi di Palermo, Catania e Trapani si interrogano sul futuro dei rispettivi club.
PALERMO - Nella giornata di venerdì, Dario Mirri parlerà alla stampa: oltre ad un bilancio relativo alla stagione che si è appena conclusa, il presidente del Palermo risponderà alle domande sul futuro della società. D'altra parte, l'11 giugno Tony Di Piazza lascerà ufficialmente il club di viale del Fante, con Mirri alla ricerca di "nuove risorse" e di un investitore che rilevi il quaranta per cento o l'intero pacchetto di maggioranza del club.
CATANIA - Prime scadenze per il Catania, che ieri ha inviato alla Commissione di vigilanza sulle società di calcio il prospetto con lo stato patrimoniale. "In caso di inadempienze o di mancato rispetto dei parametri il rischio è quello di iniziare il prossimo campionato con un punto di penalizzazione", si legge. Il 28 giugno la prossima scadenza, quella relativa all'iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C.
Intanto, proseguono i contatti con possibili acquirenti. Fra domani e giovedì potrebbe esserci un nuovo incontro con gli investitori maltesi interessati a rilevare il club. Mentre la compagnia aerea Wizz Air sembra interessata a sponsorizzare il centro sportivo di Torre del Grifo. E Tacopina? Il rischio è quello di uno scontro con la Sigi a causa degli 800 mila dollari versati a marzo
dall'ex patron del Venezia: per l'avvocato statunitense erano soldi anticipati per pagare gli stipendi, "per l'attuale proprietà erano soldi versati a fondo perduto per un’opzione sul 15 per cento del pacchetto azionario mai esercitata e che il Catania ha usato per spese societarie", prosegue il noto quotidiano.
TRAPANI - Potrebbe sbloccarsi da un giorno all'altro, invece, la situazione a Trapani. Dopo il dietrofront di De Picciotto, due le trattative portate avanti dal sindaco, Giovanni Tranchida. Offerte presentate dall'imprenditore palermitano Ettore Minore e dal commercialista marsalese Daniele Genna. Tuttavia, vi è la concreta possibilità dell'acquisto del titolo sportivo del Dattilo da parte di una cordata collegata a Pietro Pizzarotti, l’imprenditore che ha fatto rinascere il calcio a Parma portando il club dalla D alla Serie A.
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