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La situazione

Palermo, tensione stadio. Il Comune: “Siamo noi a dettare i tempi, decideremo tra qualche giorno”

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Il clima a Palermo si intensifica sul rinnovo della concessione dello stadio Barbera, con divergenze politiche e urgenti richieste di risposte rapide.
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All’interno del Comune di Palermo il clima è sempre più teso, con il sindaco Roberto Lagalla e l’amministrazione alle prese con un tema che sta accendendo il dibattito politico e sportivo: il rinnovo della concessione dello stadio Renzo Barbera al Palermo. A far esplodere la polemica sono state le dichiarazioni dell’amministratore delegato del club, Giovanni Gardini, che ai microfoni di Radio Serie A ha lanciato un messaggio chiaro: servono risposte rapide, perché la firma della nuova convenzione deve arrivare entro il 31 marzo. Un ultimatum che ha messo ulteriore pressione su un confronto già delicato.

Abbiamo investito tantissimo per rendere lo Stadio utilizzabile ma non possiamo più aspettare. Dobbiamo firmare una nuova convenzione entro il 31 marzo, anche per partecipare al bando per Euro 2032. Tutti devono correre e lavorare per dare alla città di Palermo quello che meritano i palermitani, i tifosi e anche la Società per tutti gli investimenti fatti in questi anni. Attenzione però, dopo essere intervenuti per rattoppare tanti vuoti lasciati negli ultimi 30 anni, ci siamo assunti l’onere però adesso il punto è che o si chiude o si arriva ad una soluzione definitiva che ci permetta di non fermarci e prevedere ulteriori investimenti per un nuovo impianto - ha dichiarato l'AD rosanero - , altrimenti qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di dire alla città e ai tifosi che bisogna fare diversamente.

LA RISPOSTA DEL COMUNE

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Le parole dell'AD rosanero non sono piaciute al sindaco Lagalla, il quale si aspettava un riconoscimento per il lavoro svolto finora per sbloccare una situazione che in passato era rimasta ferma. E invece, il tono di Gardini ha avuto l’effetto opposto. Nonostante tutto, il sindaco ha scelto di non alimentare ulteriori polemiche e ha confermato che nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti del club per discutere della stesura della convenzione. L’obiettivo è chiudere la questione il prima possibile, senza ulteriori intoppi, e garantire al Palermo la stabilità necessaria per andare avanti.

Nel frattempo, anche Giulio Tantillo, presidente del Consiglio comunale, ha voluto dire la sua sulla vicenda, chiarendo che spetta al Comune stabilire i tempi e le modalità per chiudere la questione. Secondo lui, per quanto il rinnovo della concessione dello stadio sia un tema di grande rilevanza, ci sono altre urgenze che l’amministrazione deve affrontare, come l’approvazione del bilancio. Nessuno, quindi, può dettare scadenze dall’esterno o cercare di accelerare i tempi imponendo pressioni sul Consiglio comunale.

“Le tempistiche le dettiamo noi - ha spiegato Tantillo - . Siamo in piena sessione di bilancio, che è una priorità per la città, ma inseriremo pure la questione dello stadio che è altrettanto importante. Siamo entrati nel vivo della trattativa, ma il Consiglio Comunale non può farsi imporre le scadenze dall’esterno. Concluderemo nei tempi che saranno necessari. L’iter partirà da quando il documento definitivo sarà sottoposto all’assemblea e quindi dovrà passare dalle commissioni per l’esame del testo. Serviranno almeno una decina di giorni per questo passaggio, poi deciderò se portarlo avanti con una procedura d’urgenza.”

LA MAGGIORANZA RISPONDE

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Un intervento che ha scatenato una reazione immediata da parte della maggioranza, che ha preso le distanze dalle parole di Tantillo, ritenendo che la questione dello stadio debba essere affrontata con urgenza e non possa subire ulteriori rinvii. In una nota congiunta, le forze politiche di Democrazia Cristiana, Fratelli d’Italia, Lavoriamo per Palermo, Lega e Forza Italia hanno ribadito la necessità di agire con rapidità per non danneggiare la squadra e i suoi tifosi.

Il Palermo Calcio e lo stadio Barbera sono un patrimonio della città e dei palermitani. Chiunque, autonomamente ed a titolo personale, ponga veti e prenda tempo se ne assumerà le responsabilità politiche. La convenzione va esitata nel più breve tempo possibile a garanzia e nell’interesse dei cittadini. Altre e diverse opinioni sono espresse a titolo personale e non rappresentano la posizione delle forze politiche di maggioranza che in seguito alla prima ed unica riunione sul tema, sono al lavoro per approvare la delibera.