Se la Coppa Italia ha confermato le difficoltà del Palermo a superare una diretta concorrente alla promozione, c'è un altro tabù che preoccupa in campionato, quello delle matricole affrontate in trasferta che, al pari degli scontri diretti per l'alta classifica, i rosanero non sono riusciti a vincere". Così l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che punta i riflettori sul rendimento altalenante e a tratti preoccupante del Palermo di Giacomo Filippi contro le squadre di seconda fascia del campionato di Serie C.
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Palermo, tabù da piccole in trasferta: la banda di Filippi fatica con le matricole
Il Palermo di Giacomo Filippi ha collezionato un curioso record negativo relativo alle sfide contro le matricole del campionato di Serie C giocate in trasferta
La sconfitta contro il Catanzaro agli ottavi di finale di Coppa Italia, è un insuccesso che può anche essere messo nel conto, in ragione a valore e cifra tecnica dell'avversario, diretto concorrente per la promozione in Serie B. A far scattare il campanello d'allarme in casa rosanero, però, è la prossima sfida di campionato contro la Fidelis Andria, nella quale sarà lecito aspettarsi un Palermo formato 'Renzo Barbera' anche lontano dalle mura amiche del capoluogo siciliano.
"Il calendario, adesso, potrebbe venire in soccorso del Palermo con le prossime tre gare, sulla carta, abbastanza agevoli: la Fidelis Andria in trasferta domenica e poi un doppio turno interno con Potenza e Paganese. Nell'ordine, penultima, terzultima e infine una formazione che sta a metà classifica". Prosegue in tal modo la Rosea, che evidenzia in maniera marcata il peso specifico estremamente elevato delle prossime tre gare in vista per i rosanero, con il doppio confronto interno consecutivo che potrebbe aiutare De Rose e compagni sotto l'aspetto del rendimento e della fiducia, ammesso che servirà trovare continuità anche negli impegni lontani da casa.
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