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Palermo, Stulac, Di Mariano e i subentranti: tocca ai nuovi acquisti fare la differenza

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Palermo di Corini pronto a cambiare marcia: tocca ai nuovi acquisti dare la scossa

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L'edizione odierna de "I l Giornale di Sicilia" si sofferma sul momento in casa Palermo dopo il ritiro svolto dagli uomini di Corini a Manchester ed in vista della ripresa del campionato di Serie B.  Se, per ovvie ragioni, nelle prime due giornate di campionato che hanno portato in dote quattro punti, Corini si è affidato a modulo e gruppo storico di Baldini, si è successivamente innescato il processo di integrazione dei nuovi innesti figli del mercato estivo. Processo lento e graduale, con fisiologiche criticità in termini di condizione, automatismi collettivi, affiatamento e reciproca conoscenza tra i calciatori in organico.

Il lavoro intenso ed in profondità svolto da Corini ed i suoi calciatori nella full immersion dell'Etihad Campus per plasmare identità, sincronismi e forma mentis del Palermo edizione 2022-2023 dovrebbe adesso tangibilmente dare i suoi frutti sul rettangolo verde. La fase del rodaggio dovrebbe ormai essere stata ultimata e, sottolinea il noto quotidiano regionale, è tempo che i volti nuovi forniscano sul campo quel plus per cui sono stati acquistati e mostrino concretamente il loro effettivo valore. La fase offensiva dovrebbe trovare alternative, e un supporto ben più incisivo da parte degli estremi del tridente ai gol del solito Brunori. Nessuno si attende caterve di marcature da Di Mariano, ma chiaramente un contributo decisivo in termini di superiorità numerica nell'uno contro uno ed assist vincenti per i compagni. Elia garantisce gamba, cross e sagacia tattica sull'altro fronte, Corini crede molto nella complementarità di questo tridente ed ha lavorato tantissimo su movimenti e dinamiche offensive in terra inglese.

Leo Stulac è, per cifra tecnica ed attitudini, l'uomo che deve accendere la luce in zona nevralgica e garantire il salto di qualità in cabina di regia. Un po'indietro di condizione e reduce da scarso impiego ad Empoli, il playmaker  sloveno è cambiato a cambiare marcia. Il suo rapporto con Corini è ottimo e il dialogo tra i due fitto e costante, il coach di Bagnolo Mella punta fortemente sull'ex Venezia per elevare il tasso di qualità nello sviluppo della manovra.

Il noto quotifiano regionale si interroga in sede di analisi anche sull'effettivo plus che può garantire l'impiego di un fedelissimo di Corini, Mateju, sulla corsia mancina. L'ex Brescia ha esperienza e personalità da vendere, ma in fase  di uscita con la palla, da destro naturale, mostra palesi difficoltà con il piede debole.  Altra criticità è quella legata allo scarso apporto numerico fin qui fornito dai subentrati: un solo gol, ininfluente e firmato da Segre contro l'Ascoli, è attivato a gara in corso dalla panchina. Corini conta molto sulle prime alternative per cambiare volto ed inerzia al match in corso d'opèra: da Floriano, Valente, Vido e Soleri ci si aspetta un maggiore contributo ed un impatto più consistente quando saranno chiamati in causa dal tecnico rosanero.

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