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Palermo, Soleri e la coppia con Brunori dal 1′: a Pisa la terza volta in due campionati

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A Pisa Soleri in campo dal 1' minuto per la prima volta in questo campionato

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di Nicolò Cilluffo

Questa è la storia di come un numero nove e il suo bomber di scorta possano convivere felici e contenti. Sguardi che si incrociano, accenni d'intesa che emergono dalle piccole cose. Matteo Brunori, Edoardo Soleri e quel filo conduttore che li lega in un rapporto di profonda amicizia, oltreché di sana concorrenza. Due attaccanti, caratteristiche diverse, stessa fame agonistica. Una vis straripante che ha trascinato il Palermo di Silvio Baldini in Serie B a suon di gol, precisamente ventinove per l'italobrasiliano e dodici per l'ex Roma. Mattatore assoluto Matteo, gladiatore dal cuore grande Edoardo.

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Una coppia atipica, nel senso più lato del termine. Nel biennio rosanero i due hanno, infatti, indossato insieme una maglia da titolare in campionato complessivamente in sette occasioni. In cinque di queste Soleri è stato impiegato da esterno nella batteria di trequartisti del 4-2-3-1 coniato da Baldini, con Brunori centravanti di riferimento. Quattro gol e un assist per l'ex Juve in queste cinque partite, un solo passaggio decisivo dell'etichettato bomber di scorta. A questi dati vanno aggiunti due match di Coppa Italia, rispettivamente Palermo-Picerno e Torino-Palermo, in cui sono partiti in coppia dal 1' minuto.

Bisogna risalire alla gestione Filippi e, più precisamente, riavvolgere il nastro fino all'undici settembre 2021 per vederli insieme per la prima volta in tandem offensivo. Sconfitta amara per la formazione rosanero che scivola in casa del Taranto in uno dei ko più pesanti della scorsa stagione. Sincronismi in fase di rodaggio, intesa in via di sviluppo. La coppia non convince del tutto e Filippi mette da parte quest'idea fino al diciannove dicembre quando, in casa con il Bari, rilancia dal 1' minuto il pacchetto formato da Brunori e Soleri. Zero a zero dai tanti rimpianti contro l'allora capolista che, in seguito al pareggio del Barbera, scapperà poi in testa alla classifica del Girone C di Serie C.

La splendida cavalcata culminata con la promozione in Serie B ha visto assoluto protagonista Brunori che ha battuto record su record, trascinando i rosanero e entrando nella top ten dei migliori marcatori della storia del club di viale del Fante. Un vero e proprio sodalizio con Soleri che, dal canto suo, ne ha stabilito un altro di primato. Ben dodici gol messi a segno partendo dalla panchina, pazzesco. Impattante, decisivo. Un sorriso a trentasei denti francobollato sul proprio volto. La capacità di farsi trovare pronto anche in pochi minuti, la forza del Noi che prende il sopravvento nel mondo dell'Io. La squadra prima del singolo, una filosofia sposata in pieno dal calciatore romano.

Con l'approdo di Corini in Sicilia Brunori si conferma bomber di razza, siglando tredici reti e prendendosi carico di onori e oneri insiti alla fascia di capitano di una squadra prestigiosa come quella rosanero. Soleri, inizialmente, fa fatica ad imporsi in cima alle gerarchie del Genio che, quanto meno nella prima parte di stagione, gli preferisce Vido come attaccante subentrante. Edoardo tiene botta, si allena duramente e riesce a mettere la firma nella vittoria interna contro la Reggina e nel pareggio in trasferta a Bolzano. Bisogna attendere, quindi, la ventottesima giornata di campionato per rivedere dal 1' minuto in coppia d'attacco Brunori e Soleri contro il Pisa di D'Angelo.

Corini, quasi inaspettatamente, affianca al capitano il classe 1997 che disputa una partita intensa e gagliarda. Pressing asfissiante sul portatore di palla avversario, pulizia di palloni sporchi e dominio assoluto nel gioco aereo. Ovunque, davvero, in tutte le zone del campo si sente l'apporto di Soleri che, forse, non si è mai visto in così grande spolvero dal 1' minuto. Il compagno di reparto sta fisiologicamente vivendo un periodo di flessione e il quarto calcio di rigore sbagliato in stagione è solo la punta di un iceberg che ha bisogno del calore dei raggi del sole per sciogliersi. Il calore di una piazza che non lascia indietro chi ha trascinato una squadra per un anno e mezzo circa. Matteo torna ad accarezzare il pallone, l'iceberg non è mai esistito. Chissà che la mossa di Corini non possa essersi rivelata decisiva per il finale di stagione in cui al Palermo serviranno gol e punti per continuare a sognare i playoff. Come nelle favole, vissero felici e contenti.

 

 

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