Intermedio rapido, dotato di dinamismo, forza fisica ed ottimi tempi di inserimento in fase offensiva, Jacopo Segre sembra aver acquisito ormai una centralità nello scacchiere tattico di Corini. Undici presenze stagionali, di cui dieci di fila dal primo minuto, ed un gol all'esordio in maglia rosanero, nel ko del "Barbera" contro l'Ascoli, certificano la considerazione di cui gode il centrocampista piemontese. L'ex Torino, Venezia e Perugia, tra le altre pur non rubando l’occhio si rende utile attraverso un lavoro sporco, fatto di rottura delle trame di gioco avversarie e movimenti funzionali alle esigenze offensive della compagine rosanero. Nel corso di un'intervista rilasciata alle colonne del quotidiano nazionale "la Repubblica", il centrocampista classe 1995 si è soffermato sull'attualità in casa rosanero e della sua esperienza con la maglia della formazione guidata da Eugenio Corini. Di seguito un estratto delle dichiarazioni.
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Palermo, Segre: “Ko con Ternana e Cosenza, dico tutto. Serie A? Ho un sogno…”
Jacopo Segre a 360°. L'ex Venezia e Torino, racconta la sua esperienza in rosanero
"Dopo Terni ci siamo guardati negli occhi e c’è stata una reazione, a Cosenza c’è stato un incidente di percorso. Siamo amareggiati, perché in campo abbiamo vissuto una gara in cui sembrava difficile perdere. L'importanza di essere qui? Questa è una maglia gloriosa che sono fiero di indossare per quello che rappresenta. Sono grato alla dirigenza, per avermi portato a Palermo, una squadra che si deve consolidare in B, ma con la quale sogno di tornare in A. L'esordio con gol all'Ascoli? Giocare davanti a più di 20mila persone è il sogno di ogni bambino. Soprattutto davanti a un pubblico come quello di Palermo. Dopo il primo gol ho sentito subito empatia con questa città".
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