Stringere i denti, lavorare duro, rialzare la testa. L'edizione odierna de "La Repubblica" dedica un approfondimento al tecnico del Palermo, Eugenio Corini.
PALERMO
Palermo, rivincita Corini: stile Guidolin e calma Ancelotti. Genio lucido nella bufera
Indicato principale responsabile della crisi del Palermo da buona parte di tifoseria e critica specializzata, l'allenatore rosanero si gode adesso la sua personale rivincita. La striscia positiva che è valsa alla squadra il pingue bottino di otto punti in quattro gare ha risollevato le sorti di Brunori e compagni, riportando serenità e fiducia nell'ambiente ed implementando l'autostima in seno al gruppo squadra. Quasi due mesi senza vittorie, lacune e limiti strutturali che inficiavano equilibri ed efficacia in entrambe le fasi di gioco, rendimento opaco e condizione deficitaria di chi avrebbe dovuto fare la differenza sul rettangolo verde. Fino ad un paio di settimane fa, il Palermo era attanagliato da una crisi che pareva non avere soluzione di continuità. I due pari interni contro Pisa e Cittadella, per quanto figli di flebili progressi sul piano dell'atteggiamento e dell'intensità, non erano bastati a placare il dissenso di chi auspicava un cambio di guida tecnica. Corini ha gestito la bufera con stile, eleganza e lucidità, masticando amaro, ma senza mai perdere di vista il suo obiettivo nel lavoro quotidiano. Condotta impeccabile. in linea con due grandi riferimenti nel ruolo come Francesco Guidolin e Carlo Ancelotti. Forte della fiducia ribadita a più riprese dalla società, il coach di Bagnolo Mella ha analizzato minuziosamente le criticità, varato accorgimenti e compiuto scelte drastiche, riuscendo a trovare la chiave per invertire il trend. Dal Braglia di Modena alla vittoria al Barbera contro il Parma, sei punti che hanno conferito entusiasmo e continuità, valorizzando nel computo totale anche i due pari contro Pisa e Cittadella. Adesso la trasferta insidiosa di Cosenza, con Corini che punta al tris prima della sosta per chiudere poi al meglio l'anno solare, La classifica è estremamente corta, il livello di competitività alto ed il campionato estenuante, non bisogna abbassare l'asticella dell'attenzione e della concentrazione per non rischiare pericolosi passi indietro. La pausa natalizia darà modo di riordinare le idee, il calciomercato di gennaio sarà l'opportunità per definire ed ottimizzare tante situazioni.
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